/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dopo infarto, più basso livello LDL, minore rischio nuovi eventi

Dopo infarto, più basso livello LDL, minore rischio nuovi eventi

Intervenire subito con anticorpi monoclonali li riduce fino 70%

ROMA, 26 settembre 2024, 11:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Intervenire subito dopo un infarto, già durante il ricovero, in modo intensivo con anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9, abbasserebbe i livelli di Ldl fino al 70%. Lo rivela uno studio italiano At Target-It coordinato da Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare, Università "Federico II" di Napoli, Presidente Sic (Società Italiana di Cardiologia) e pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology. La ricerca dimostra per la prima volta nella pratica clinica una chiara correlazione: più basso è il livello di LDL, minore è il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, con benefici evidenti già dopo 11 mesi. E' l'approccio "colpisci presto, colpisci forte" che ha portato il 68% dei pazienti a raggiungere l'obiettivo raccomandato di LDL (55 mg/dL) già al primo controllo. "I pazienti che hanno avuto un infarto sono considerati ad altissimo rischio. Le linee guida europee raccomandano di raggiungere livelli di LDL inferiori a 55 mg/dL, e addirittura sotto i 40 mg/dL per chi ha avuto multipli eventi cardiovascolari - spiega Pasquale Perrone Filardi". Le malattie cardiovascolari causano 217mila decessi all'anno in Italia. Dopo un infarto, 1 paziente su 5 rischia un secondo episodio entro un anno ma molti non raggiungono i livelli raccomandati di colesterolo Ldl, perdendo la possibilità di incidere sulla diminuzione del rischio di nuovi eventi cardiovascolari. "Tutti i pazienti dopo l'infarto dovrebbero fare un controllo dopo 4 settimane di terapia anti-lipidica - continua Perrone Filardi - per verificare l'efficacia del trattamento e se i livelli di LDL non sono ancora ottimali, è necessario modificare e ottimizzare la terapia. Gli anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9 offrono un'importante opportunità in questo contesto e hanno dimostrato un'aderenza superiore al 90% che si mantiene nel tempo. La loro somministrazione è semplice: un'iniezione ogni 15 giorni, senza effetti collaterali significativi come le mialgie, che spesso accompagnano le statine, sebbene queste ultime rimangano una terapia di supporto", conclude.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza