Il 3 e 4 maggio, nel capoluogo
lucano, l'Auditorium dell'ospedale 'San Carlo' ospiterà il
convegno sulle malattie respiratorie "Pneumatologia-Potenza
2024".
"Tali patologie - ha sottolineato, in un comunicato diffuso
dall'ufficio stampa - il direttore generale dell'Azienda
ospedaliera regionale Giuseppe Spera - hanno un elevato impatto
epidemiologico, che richiede modelli organizzativi multi
professionali ben strutturati, ma che al tempo stesso si
caratterizzano in molti casi per una elevata complessità
diagnostico-terapeutica necessitante di competenze di alta
specializzazione".
Spera ha poi messo in evidenza che "la mission della
Pneumologia ospedaliera è la gestione dei casi complessi, grazie
alla disponibilità di elevate competenze professionali e
tecnologie di ultima generazione per la presa in carico del
paziente e per il trattamento terapeutico. Sono felice e grato
allo stesso tempo alle generose professionalità presenti in
azienda, capaci di soddisfare la domanda di salute e dedicarsi
all'approfondimento, allo studio e alla ricerca, che mai devono
mancare in un'azienda altamente specializzata come la nostra per
assicurare le migliori cure e garantire innovazione continua e
alti livelli di qualità delle prestazioni erogate, tanto più in
un momento di integrazione con l'Università".
"L'alta specialità in campo pneumologico - ha aggiunto il
direttore della Pneumologia dell'ospedale 'San Carlo' di Potenza
e responsabile scientifico del convegno, Raimondo Battiloro - si
sviluppa in diverse aree: la Pneumologia interventistica,
l'Intensivologia respiratoria, la Fisiopatologia respiratoria,
la Patologia pleurica, i disturbi respiratori durante il sonno.
Negli ultimi anni, la comunità scientifica pneumologica è stata
sempre più orientata nello studio dell'interazione tra apparato
respiratorio e organismo in toto, rispetto allo studio del
polmone come organo singolo. Lo scopo di questa iniziativa
-conclude lo pneumologo- è proprio quello di fare il punto sulle
reali possibilità diagnostiche, terapeutiche, sulle possibilità
applicative future, per poter meglio comprendere l'insorgenza e
le evoluzioni delle malattie broncopolmonari e poter
intervenire più precocemente e più efficacemente con iniziative
sia di ordine preventivo che terapeutiche", ha concluso.
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