Il "raffreddamento della spesa
farmaceutica convenzionata" è al centro dell'accordo attuativo
firmato per il 2024 dall'Azienda Sanitaria Basilicata e i medici
di medicina generale, applicabile a tutti gli iscritti negli
elenchi dei Comuni dell'ambito operativo dell'Azienda Sanitaria
di Potenza.
"Si tratta di un accordo importante con il quale la Asp
riconosce il ruolo fondamentale dei medici di Medicina Generale
nella gestione delle cure primarie, della prevenzione, diagnosi
e cura delle malattie e dell'assistenza ai pazienti" è scritto
in una nota dell'ufficio stampa dell'azienda. L'accordo si è
reso necessario dopo il rapporto Aifa di fine gennaio sul
"Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale"
che nel periodo gennaio-settembre 2023, per la Regione
Basilicata ha registrato uno scostamento peggiorativo, pari ad
un aumento dello 0,32 per cento, rispetto al parametro di
riferimento del tetto di spesa del sette per cento per singola
regione di incidenza sul Fondo Sanitario Regionale. "La
sostenibilità del sistema sanitario nazionale, con politiche di
appropriatezza delle prescrizioni farmacologiche, è possibile
solo se c'è intesa ed accordo tra le componenti del sistema
sanitario", ha commentato il direttore generale Asp Basilicata
Antonello Maraldo, a cui ha fatto eco il segretario regionale
della Fimmg. Antonio Santangelo: "L'Asp e le organizzazioni
sindacali hanno inteso valorizzare un programma di governo
clinico che razionalizza alcune importanti voci di spesa e
valorizza la medicina generale".
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