Alcune migliaia di persone - circa
duemila secondo gli organizzatori - hanno partecipato stamani a
Pescara alla manifestazione promossa da Spi Cgil, Fnp Cisl e
Uilp Uil per difendere il diritto alla salute e il sistema
sanitario pubblico. L'iniziativa ha preso il via in piazza
Ovidio. Da lì il corteo ha raggiunto piazza Unione, dove c'è
stato il comizio finale con i segretari generali regionali di
Cgil, Cisl e Uil.
Tra le richieste della categoria pensionati dei tre sindacati
vi sono l'aumento del finanziamento del Ssn e di conseguenza di
quello regionale, pari a quello degli altri Paesi europei; il
finanziamento del fondo per la non autosufficienza e
l'attivazione di strutture e attività della medicina
territoriale per un programma reale di riduzione delle liste
d'attesa, per l'attivazione delle case di comunità e
dell'assistenza domiciliare; un piano triennale di assunzioni
nella sanità; garantire i Lea e il diritto alla salute come
previsto dalla Costituzione e impedire ulteriori disagi a causa
dell'autonomia differenziata.
"Oggi 120mila abruzzesi sono costretti a non curarsi -
affermano i promotori - Anche il reddito dei pensionati è da
anni sotto attacco con il blocco della rivalutazione delle
pensioni e la concessione di un aumento di tre euro lorde
mensili per le pensioni minime. Meno sanità pubblica e meno
reddito per i pensionati, una politica profondamente ingiusta e
socialmente inaccettabile".
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