Cittadini che vanno al Pronto
soccorso ma poi, prima della visita medica o in corso di
accertamento o prima della chiusura della cartella clinica,
decidono di andarsene abbandonando il reparto di
emergenza-urgenza. Un aspetto sul quale punta i riflettori la
terza 'Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti
tempo - dipendenti' dell'Agenas, presentata oggi. Le Regioni con
la più alta percentuale di abbandono sono la Campania (11,80%),
la Sardegna (24,31%) e la Sicilia (12,71%), rispetto ad una
media nazionale del 6,29%. Quelle con la più bassa percentuale
di abbandono sono invece la Valle d'Aosta con lo 0%, la
Basilicata (1,30%) ed il Veneto (1,65%).
Un fenomeno che potrebbe essere conseguenza delle lunghe
attese, oppure del fatto che il paziente si rende conto che la
sua situazione non è tale da giustificare la permanenza in
Pronto soccorso, ma i dati restano molto differenziati tra le
Regioni. Queste le percentuali di abbandono nelle altre regioni:
Abruzzo (10,48%), Calabria (4,98%), Emilia Romagna (6,01%),
Friuli Venezia Giulia (5,66%), Lazio (8,38%), Liguria (5,79%),
Lombardia (3,32%), Marche (7,70%), Molise (3,84%), P.A. Bolzano
(2,59%), P.A. Trento (4,68%), Piemonte (3,11%), Puglia (8,16%),
Toscana (4,90%), Umbria (2,36%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA