E' stabile il numero di casi di
sindromi simil-influenzali (Ili) in Italia nella decima
settimana del 2024, dal 4 al 10 marzo. L'incidenza è infatti
pari a 6,3 casi per mille assistiti contro il 6,4 della
settimana precedente. Particolarmente colpiti i bambini sotto i
5 anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 18,1
casi per mille assistiti contro il 19,4 precedente. Questo
quanto emerge dal rapporto epidemiologico RespiVirNet, elaborato
dal Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di
Sanità (Iss).
La sorveglianza epidemiologica, coordinata dall'Iss in
collaborazione con il ministero della Salute, si avvale del
contributo dei medici di medicina generale e dei pediatri di
libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni e dei
laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori.
L'obiettivo è descrivere i casi di sindrome
simil-influenzale, stimarne l'incidenza settimanale durante la
stagione invernale, in modo da determinare l'inizio, la durata e
l'intensità dell'epidemia. Nella decima settimana del 2024 in
tutte le Regioni/Province Autonome italiane, tra quelle che
hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle
sindromi simil-influenzali è sopra la soglia basale
(3,99 casi per mille assistiti) tranne il Molise e la Basilicata
che raggiungono il livello basale. L'incidenza osservata in
alcune regioni, nota peraltro il rapporto, è fortemente
influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno
inviato, al momento, i loro dati. La popolazione degli assistiti
in sorveglianza è mediamente pari a 2.064.738 assistiti per
settimana, pari al 3,6% dell'intera popolazione italiana.
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