"L'acceso alle cure è il problema
vero del nostro Paese. Ci stiamo avviando a una sanità a due
velocità e chi può permetterselo ricorre sempre più alla sanità
privata. Non c'è nessun Paese al mondo - neanche gli Usa - in
cui si assiste a una crescita della spesa privata pura come in
Italia: cresce a livello del 20% rispetto all'anno precedente.
Mentre i cittadini che non possono permettersi di pagare,
restano in lista d'attesa o rinunciano sempre di più ai
servizi". È quanto ha affermato Walter Ricciardi, direttore
Generale dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni
italiane, nel corso dell'evento di presentazione del 'Rapporto
Osservasalute 2024' in cui è stato annunciata la trasformazione
dell'Osservatorio nazionale per la salute nelle regioni italiane
in Osservatorio nazionale per la salute come bene comune.
Ripercorrendo i 20 anni dell'Osservatorio, Ricciardi ha
ricordato come in questo periodo - tra i più tumultuosi della
storia recente - "la decentralizzazione ha consolidato
differenze significative tra le regioni, con il Nord che è
generalmente più efficiente nella gestione delle risorse ed
erogazione dei servizi e le regioni in difficoltà economica -
quasi tutte dal Sud - hanno dovuto affrontare piani di rientro
che hanno ridotto investimenti e servizi". Tanto ampio è lo
scarto, ha detto, che "oggi la differenza tra una regione del
Sud e una del Nord è simile a quella di un Paese e un altro.
Sono due Paesi differenti, dal punto di vista di risorse
economiche, organiche, tecnologiche e assistenziali", ha
concluso Ricciardi.
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