Da inizio anno in Italia sono stati
notificati 991 casi di morbillo, 49 a novembre (in lieve aumento
rispetto a ottobre), con il 90,1% del totale che era non
vaccinato al momento del contagio. Il dato emerge dal bollettino
Morbillo & Rosolia di dicembre, curato dalla sorveglianza
epidemiologica nazionale coordinata dall'Iss con il laboratorio
nazionale di riferimento per il morbillo e la rosolia, e il
contributo della rete nazionale di Laboratori regionali di
riferimento (MoRoNet).
Sono 18 le Regioni e Province autonome che hanno segnalato casi
dall'inizio dell'anno, di cui 8 (Lombardia, Lazio,
Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria)
che contano complessivamente l'86,2% dei casi. Nella PA di
Bolzano è stata osservata l'incidenza più elevata (46,7/milione
abitanti). L'età mediana dei casi segnalati è 30 anni e oltre la
metà dei casi (52,3%) è costituita da adolescenti o giovani
adulti (età 15-39 anni), con un ulteriore 23,7% di oltre 40 anni
di età.
L'incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto i 5
anni d'età e sono stati segnalati 48 casi in bambini con meno di
un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Tra i casi
segnalati 77 sono operatori sanitari, mentre le complicanze più
frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle
transaminasi e polmonite. Nello stesso periodo in esame sono
stati segnalati anche 2 casi di rosolia, classificati come
possibili.
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