"Anche quest'anno più risorse al Sud,
con l'applicazione dei nuovi criteri di riparto: 236 milioni di
euro, per un totale di 456 milioni nel biennio 2023-2024". Lo ha
affermato il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato nella
conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare il riparto fra
le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità
finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale nell'anno 2024.
"Per il secondo anno - ha spiegato il sottosegretario -
vengono applicati i nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario
nazionale, approvati nel dicembre del 2022 in linea con le
richieste delle Regioni, che ne auspicavano la revisione dal
2015. Se lo scorso anno le Regioni del centro-sud avevano
beneficiato di un incremento di risorse pari a 220 milioni di
euro, quest'anno possono contare su 236 milioni di euro, un
totale di 456 milioni di euro nel biennio 2023-2024 a sostegno
di quei territori in cui il cosiddetto coefficiente di
deprivazione è maggiore". I nuovi criteri, ha chiarito, "tengono
conto, infatti, oltre che della popolazione residente e della
frequenza dei consumi sanitari per età, anche del tasso di
mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni e degli
indicatori utilizzati per definire particolari situazioni
territoriali che impattano sui bisogni sanitari, vale a dire
l'incidenza della povertà relativa individuale, il livello di
bassa scolarizzazione e il tasso di disoccupazione della
popolazione".
Gemmato ha quindi sottolineato che il 2024 vede un
"significativo incremento delle risorse destinate al Ssn, con un
importo di oltre 134 miliardi di euro e un delta positivo
rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro. È
l'investimento in sanità pubblica più alto di sempre grazie agli
incrementi previsti con le Leggi di Bilancio 2023 e 2024, e
soprattutto conferma il trend di crescita del finanziamento al
fondo sanitario nazionale mantenuto dal Governo Meloni. La
manovra 2025, infatti, prevede un incremento di oltre 2,5
miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026".
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