"Una svolta storica nella lotta
all'obesità". Così la Federazione delle Società Diabetologiche
Italiane (Fesdi) che riunisce Sid e Amd, spiega di accogliere
con grande soddisfazione l'approvazione unanime dell'emendamento
del deputato Roberto Pella (Fi) che istituisce un fondo dedicato
alla prevenzione e alla cura dell'obesità, "un passo decisivo
per il miglioramento della salute pubblica".
"È un decisivo passo avanti nell'iter verso la legge che
riconosce all'obesità la dignità di malattia, uno step cruciale
se si considera che questa è una delle principali emergenze
sanitarie a livello globale - dichiara Riccardo Candido,
Presidente Fesdi e dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD) -
. L'emendamento è anche un'ottima notizia sul fronte del
contrasto al diabete. L'obesità, infatti, è il principale
fattore di rischio del diabete di tipo 2 e il crescente aumento
della prima ha portato a un conseguente aumento del secondo.
Ringraziamo, quindi, l'onorevole Pella per questo risultato
davvero prezioso anche per la moderna diabetologia, sempre più
spesso chiamata a rispondere al problema dell'eccesso ponderale
oltre a quello dell'iperglicemia".
"Questo provvedimento - dichiara Raffaella Buzzetti,
presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) -
rappresenta un punto di svolta nella lotta all'obesità in
Italia. L'istituzione di un fondo dedicato testimonia finalmente
il riconoscimento dell'obesità come una patologia che richiede
un approccio sistemico e risorse dedicate. È un risultato che
attendevamo da tempo e che apre nuove prospettive per la
prevenzione e la cura di questa malattia. L'approvazione unanime
dell'emendamento Pella segna l'inizio di una nuova era nella
gestione dell'obesità nel nostro Paese. Vogliamo esprimere il
nostro particolare apprezzamento all'On. Roberto Pella per la
determinazione con cui ha portato avanti questa fondamentale
battaglia di civiltà. Questo provvedimento - conclude Buzzetti -
permetterà di sviluppare strategie più efficaci per contrastare
una delle principali sfide che il nostro sistema sanitario si
trova ad affrontare".
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