La Società Italiana di Farmacia
Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie
(Sifo) accoglie con grande soddisfazione la notizia del ritiro
dell'emendamento al ddl Liste d'attesa nel quale si ipotizzava
la possibilità per i laureati in Farmacia e Farmacia
Industriale, abilitati all'esercizio della professione di
farmacista, di partecipare ai concorsi pubblici per dirigente
sanitario farmacista del Servizio Sanitario Nazionale anche
senza specifica specializzazione.
La Sifo rileva di essersi attivata immediatamente in una
interlocuzione diretta con il ministero della Salute per seguire
l'iter di un emendamento che, sottolinea, "avrebbe modificato
drasticamente la professione, svuotandola di ruolo e
competenza".
"Non possiamo che ringraziare - sottolinea il presidente
della Sifo, Arturo Cavaliere - il ministro Schillaci, il
sottosegretario Gemmato e gli uffici ministeriali per la loro
azione rapida e incisiva, che ha portato al ritiro
dell'emendamento in questione, un testo che aveva creato in Sifo
e in tutto il comparto delle professioni sanitarie perplessità e
sconcerto".
Cavaliere osserva che "l'unità di intenti espressa nelle
ultime giornate da molte sigle scientifiche, associative e
societarie, tra quali anche la Fofi, ha permesso di agire tutti
insieme nella stessa direzione, confermando una comunanza di
visioni sul futuro del Ssn. Questa visione si basa anche sulla
valorizzazione del farmacista ospedaliero, professionista che
oggi interpreta ruoli e responsabilità nell'area dell'alta
complessità di cura ospedaliera, integrandosi con quello di
comunità che accompagna la cronicità e la presa in carico sul
territorio, in un binomio vincente a tutto vantaggio della
salute dei cittadini e della qualità delle cure".
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