Farmacisti, farmacologi e fisici
medici accolgono positivamente l'approvazione dell'emendamento
alla Legge di Bilancio che introduce il riconoscimento economico
per gli specializzandi in area sanitaria non medica. "Si tratta
di un riconoscimento doveroso per i farmacisti - dichiara il
presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti
Italiani (Fofi), Andrea Mandelli - chiamati a intraprendere un
percorso formativo di livello elevato per essere al fianco dei
pazienti, fino ad oggi ingiustificatamente a carico dei giovani
in formazione, in assenza di un idoneo inquadramento
contrattuale. La valorizzazione del ruolo dei farmacisti
ospedalieri - aggiunge - è uno dei temi cardine della politica
professionale della Federazione, da tempo impegnata affinché sia
garantita l'equiparazione dello status giuridico e del
trattamento contrattuale ed economico dei farmacisti a quello
degli specializzandi medici".
"È un risultato che attendevamo da tempo e che finalmente
riconosce il valore delle specializzazioni non mediche,
garantendo un supporto economico che incentiverà i giovani a
intraprendere questi percorsi di eccellenza", afferma il
presidente della Società Italiana di Farmacologia (Sif), Armando
Genazzani, esprimendo tuttavia l'auspicio "che nei prossimi anni
venga realizzata una completa equiparazione tra la retribuzione
delle scuole di specializzazione in farmacia ospedaliera e
quella delle specializzazioni mediche".
"Con questa iniziativa legislativa, dopo decenni di ingiuste
discriminazioni, - commenta Carlo Cavedon, Presidente di Aifm,
Associazione Italiana di Fisica Medica e Sanitaria - viene
finalmente riconosciuto il ruolo fondamentale dei professionisti
in formazione specialistica della dirigenza sanitaria non medica
nel Servizio Sanitario Nazionale, dove i fisici medici si
distinguono per preparazione e dedizione, spesso partecipando
attivamente all'erogazione di prestazioni diagnostiche e
terapeutiche".
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