Una molecola contro l'Hiv a
somministrazione semestrale che ha dimostrato un'altissima
efficacia anche nella prevenzione dell'infezione, appena
incoronata innovazione scientifica principale dalla rivista
Science, potrà essere prodotta e distribuita in 120 Paesi a
medio e basso reddito ad alta incidenza del virus una volta
ottenuta l'autorizzazione. Questa l'ultima testimonianza
dell'impegno sociale di Gilead, società biofarmaceutica
californiana, il cui approccio verso i criteri di sostenibilità
Esg (Environmental, Social, Governance) è stato delineato nella
pubblicazione del summary italiano del Report Esg dell'azienda.
"Per noi ogni singola lettera che compone la sigla Esg
rappresenta una griglia di valori e impegno integrati nella
catena del valore e nelle attività che ci vedono al lavoro ogni
giorno", sottolinea Frederico da Silva, vicepresidente e Dg
Gilead Sciences Italia. Ne sono prova evidente i programmi per
facilitare l'accesso alle nostre terapie, nel mondo e in Italia,
che sono l'anima del nostro operato. Un impegno che riguarda
tutte le dimensioni della responsabilità, guidato da principi di
etica e rispetto delle comunità di cui facciamo parte".
Per quanto riguarda il settore Environment, il Gruppo Gilead è
il primo fra le aziende biotech maggiormente sostenibili secondo
la classifica 2023 stilata da Corporate Knights delle 100
aziende più sostenibili a livello globale. In Italia la sede di
Gilead in Italia a Milano è certificata Leed (Leadership in
energy and environmental design) Platinum, una delle più
importanti e diffuse certificazioni nel campo dell'edilizia.
In termini di equità sociale, nel mondo oltre 30 milioni di
persone in 140 Paesi a basso-medio reddito hanno avuto accesso
ai farmaci Gilead grazie a programmi di concessione royalty
free. In Italia in 13 anni hanno preso vita oltre 660 progetti
scientifici e socio-sanitari con più di 16,6 milioni di euro in
diverse aree.
In tema Governance ed eticità aziendale, Gilead è stata la prima
azienda farmaceutica al mondo a firmare un accordo con Medicines
Patent Pool, avallato dall'Onu, per la concessione di brevetti
farmaceutici nei Paesi a basso-medio reddito. In Italia
l'azienda negli ultimi 10 anni ha permesso a circa 3mila
pazienti di accedere ai trattamenti 'compassionevoli' gratuiti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA