In riferimento al caso della persona
di Treviso deceduta di ritorno da un viaggio in Congo nella
capitale Kinshasa e a nord lungo il fiume Congo, "si rappresenta
che dalle prime informazioni raccolte dalla Aulss2 Veneto, il
paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale
sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall'insorgenza
dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta che abbia
seguito alcuna terapia farmacologica. Sono in corso gli
accertamenti da parte dell'Istituto Malattie Infettive Lazzaro
Spallanzani e dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss)". Lo
affermano in una nota congiunta il ministero della Salute e
l'Iss.
La Regione Veneto, come da protocollo, si legge inoltre nella
nota, "ha già attivato in forma precauzionale le necessarie
misure di sorveglianza sanitaria".
Ministero e Iss ricordano che "i precedenti casi di pazienti
provenienti dal Congo (regione di Kinshasa), uno ricoverato
all'ospedale di Lucca e l'altro presso l'azienda ospedaliera di
Cosenza, sono guariti e sono stati dimessi".
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