(di Manuela Correra)
Sembrerebbe risolto, almeno secondo
le autorità sanitarie africane, il mistero della malattia
sconosciuta che ha fatto centinaia di vittime in una regione del
Congo. Si tratterebbe infatti, ha reso noto il ministero della
Sanità del Paese, di una forma grave di malaria associata a
malnutrizione. Più cauta l'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms), che precisa come le cause della malattia non siano ancora
definitivamente accertate. In Italia intanto, dopo i primi due
casi sospetti in Toscana e Calabria, si è registrato oggi il
decesso di una persona di Treviso al rientro da un viaggio a
Kinshasa e con sintomi assimilabili alla malattia del Congo.
Dalle prime informazioni raccolte dalla Aulss2 Veneto,
hanno spiegato in una nota congiunta il ministero della Salute e
l'Istituto superiore di sanità (Iss), "il paziente non avrebbe
avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai
recato in ospedale dall'insorgenza dei sintomi fino al loro
peggioramento. Non risulta che abbia seguito alcuna terapia
farmacologica. Sono in corso gli accertamenti da parte
dell'Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e
dell'Iss". La Regione Veneto, come da protocollo, si precisa,
"ha già attivato in forma precauzionale le necessarie misure di
sorveglianza sanitaria".
Ministero e Iss ricordano inoltre che "i precedenti casi di
pazienti provenienti dal Congo (regione di Kinshasa), uno
ricoverato all'ospedale di Lucca e l'altro presso l'azienda
ospedaliera di Cosenza, sono guariti e sono stati dimessi". Da
parte sua, la Regione Veneto ha reso noto che il caso sospetto
di morte per febbre con emorragia riguarda una persona di 55
anni, rientrata di recente da un viaggio in Congo, ed è stato
comunicato dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell'Azienda Ulss
2 Marca trevigiana. È stato disposto l'isolamento fiduciario
domiciliare per l'unico contatto noto.
Intanto, il ministero della Sanità del Congo ha comunicato
che "il mistero è finalmente stato risolto": la malattia
precedentemente non identificata e che circola nella regione di
Panzi è "un caso di malaria grave, sotto forma di malattia
respiratoria, con indebolimento da malnutrizione". Le autorità
locali hanno affermato che la malattia ha ucciso 143 persone
nella provincia sudoccidentale di Kwango a novembre e sono 592 i
casi registrati da ottobre
con un tasso di mortalità del 6.2%.
In una dichiarazione inviata via email al quotidiano Usa
Today, l'Oms ha però affermato di "non aver ancora determinato
in modo definitivo la causa della malattia" non diagnosticata e
che "i test di laboratorio sono in corso". Alcuni campioni sono
arrivati al laboratorio dell'Oms a Kinshasa ed altri campioni
sono in viaggio, ha precisato l'Organizzazione mondiale della
sanità.
Al momento, hanno reso noto le autorità sanitarie locali
secondo quanto riportato da Usa Today, i farmaci antimalarici
forniti dall'Oms vengono distribuiti nei principali ospedali e
centri sanitari della zona sanitaria di Panzi. Un portavoce
dell'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che
domani arriveranno altri kit sanitari per casi moderati e
critici.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA