Risorse insufficienti, cittadini
"arrabbiati", sanitari sempre più spesso aggrediti e
insoddisfatti, condizioni di lavoro inaccettabili: e' quanto
riferiscono i sindacati medici ospedalieri Anaao Assomed,
Cimo-Fesmed e Nursing Up, oggi in sciopero, in una lettera
inviata a Giorgia Meloni nella quale si chiede un incontro
urgente sui temi che hanno portato alla protesta. "La nostra non
è una protesta nata in modo estemporaneo ma affonda le radici
negli anni passati, caratterizzati - sia a destra che a sinistra
- da una visione politica della sanità pubblica estremamente
miope che, di fatto, non tutela la salute dei cittadini. Abbiamo
anche indetto una giornata di sciopero di 24 ore appena venuti a
conoscenza della bozza della legge di Bilancio, perché con essa
si sancisce l'ennesimo dietrofront su impegni assunti dal
Ministro Schillaci prontamente smentiti dal MEF che, senza
discostarsi da logiche ultradecennali, continua a spadroneggiare
in lungo e largo minando seriamente la salute dei cittadini
italiani.
È vero che l'attuale Governo ha stanziato più risorse in
assoluto per il Fondo Sanitario Nazionale, ma le stesse sono
spalmate nei prossimi 5 anni e, al netto dei rinnovi
contrattuali, sono ben al di sotto del tasso inflattivo, quindi
non in grado di sostenere un Servizio sanitario già in grande
difficoltà. Questi finanziamenti sono appena sufficienti a
mantenere lo status quo e non saranno certamente alcuni
interventi legislativi a ridurre le liste di attesa senza un
vero intervento strutturale di rilancio del SSN".
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