"Ritengo legittimo lo sciopero di
oggi di alcune sigle sindacali dei professionisti sanitari, ma
vorrei rilanciare con forza che questo Governo, dal primo giorno
di insediamento, ha inteso farsi carico della situazione
difficile ereditata nella sanità pubblica dai precedenti
esecutivi di diverso colore politico e puntualmente sta cercando
di dare risposte alle istanze che medici e infermieri
rivendicano oggi. La salute dei cittadini non sia terreno di
speculazioni politiche". Così il Sottosegretario alla Salute,
On. Marcello Gemmato, ospite alla trasmissione Timeline di Sky
Tg24, commenta la giornata di sciopero indetta da alcuni
sindacati di professionisti sanitari.
"La protesta di chi stamattina è sceso in piazza è uno
stimolo per noi a fare meglio - continua Gemmato - nella
consapevolezza e nell'auspicio che la salute dei cittadini
italiani non sia terreno di speculazioni politiche. Molte delle
istanze manifestate da medici e infermieri sono oggetto di
attenzione del Governo Meloni, del Ministro Schillaci e del
sottoscritto, certamente non oggi ma da ben 24 mesi. Stiamo
attuando misure per ripristinare la corretta programmazione che
è mancata in questi ultimi quindici anni e che solo un esecutivo
di mandato e stabile può garantire". "È indubbio, e lo
riconoscono le stesse sigle sindacali - sottolinea - che il
fondo sanitario nazionale è continuato ad aumentare
sensibilmente grazie a questo Governo, con un incremento di 10
miliardi e mezzo di euro in soli due anni. Registro inoltre, che
la gran parte delle misure della precedente legge di bilancio e
della prossima è stata in favore degli operatori sanitari: dal
rinnovo del contratto della dirigenza medica e sanitaria, fermo
dal 2019, al superamento del tetto di spesa per l'assunzione di
personale; dal riconoscimento di indennità di specificità, alla
valorizzazione del personale di alcune particolari
specializzazioni mediche". Anche sul tema delle aggressioni,
conclude Gemmato, "siamo intervenuti subito per aumentare i
presidi di polizia nei pronto soccorso, che infatti sono
raddoppiati in un anno, e
abbiamo promulgato un decreto divenuto pochi giorni fa legge,
che ha inasprito le pene per gli aggressori e istituito
l'arresto in flagranza di reato differito".
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