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Privacy e ricerca, per farmacologi necessarie nuove regole

Privacy e ricerca, per farmacologi necessarie nuove regole

Sif, conciliare ricerca e sorveglianza con protezione dei dati

ROMA, 16 settembre 2024, 13:28

Redazione ANSA

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Identificare nuovi strumenti giuridici per "conciliare l'attività di ricerca in sanità pubblica e di sorveglianza post-marketing dei medicinali con il diritto alla protezione dei dati dei pazienti". È l'esigenza espressa in un documento redatto dalla Società Italiana di farmacologia (Sif), di concerto con il Garante della Privacy.
    Il documento è l'atto conclusivo di un simposio sul ruolo della Real-World Evidence a supporto delle politiche del farmaco tenutosi lo scorso luglio a cui hanno preso parte, oltre alla Sif, la Società italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo), la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDeMaST), Farmindustria ed Egualia.
    "L'importanza della Real-World Evidence, che si riferisce alle evidenze generate da dati derivati da fonti come cartelle cliniche ospedaliere informatizzate, archivi di medicina generale, registri di pazienti e persino dispositivi indossabili, risiede nella sua capacità di colmare le lacune lasciate dagli studi clinici tradizionali", spiega il presidente della Società Italiana di Farmacologia Giuseppe Cirino.
    L'attuale quadro giuridico, tuttavia, potrebbe frenare queste attività. "Per molte attività di ricerca non è sufficiente l'utilizzo di dati anonimizzati (o aggregati)", si legge nel documento. Per questo "è necessario individuare le basi giuridiche che consentano il trattamento dei dati particolari dei pazienti precedentemente raccolti per finalità diverse", conclude il documento che chiede "di individuare i casi in cui per il trattamento dei dati sanitari non sia necessario procedere ad una nuova acquisizione del consenso dei pazienti, con l'adozione di quelle misure che consentano comunque la tutela dei diritti degli interessati".
   

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