Combattere la diffusione della
malaria con farmaci per le zanzare da usare al posto degli
insetticidi, che hanno perso efficacia. "Abbiamo trovato
composti molto efficaci che si possono usare sulle zanzariere e
ottenuto finanziamenti per fare progetti in Etiopia e in altri
Paesi africani. Sarà il momento della verità per capire, anche
attraverso i modelli matematici, se questa strategia può
funzionare". È quanto afferma Flaminia Catteruccia,
professoressa della T.H. Chan School of Public Health di
Harvard, a margine dell'European Innovation for Sustainability
Summit organizzato da Eiis. Catteruccia è stata nominata ad
aprile membro della National Academy of Sciences (Nas)
statunitense per i prestigiosi e continui risultati nelle
ricerche originali.
"Dovremmo partire questo autunno, entro la fine del 2024. Il
progetto dura tre anni e vogliamo raccogliere abbastanza dati
per poter fare progetti a più larga scala per ottenere
l'approvazione dell'Organizzazione mondiale della sanità",
dichiara Catteruccia all'ANSA.
La malaria, spiega, è una malattia infettiva trasmessa da
zanzare ma causata da un piccolo parassita che si chiama
plasmodio che ha bisogno delle zanzare per essere trasferito da
una persona all'altra. È considerata la malattia "più letale per
l'uomo dall'inizio dell'umanità", "tuttora uccide più di mezzo
milione di persone al mondo" e colpisce soprattutto i bambini
piccoli nelle zone tropicali e subtropicali.
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