L'Italia ha innalzato i livelli di
attenzione ai punti di ingresso portuali e aereoportuali sulle
persone provenienti dal Congo, a scopo precauzionale. Al
momento, non esiste infatti nessuna indicazione sulla presenza
di focolai nel nostro Paese associabili ad una malattia ancora
non diagnosticata con sintomatologia che include febbre, mal di
testa, tosse, naso che cola) e dolori muscolari. Lo comunica in
una nota, l'Iss che ha istituito un team di coordinamento con il
Ministero della Salute allo scopo di monitorare la situazione, e
che fa il punto sulla malattia.
Cosa sappiamo a livello internazionale?
Dai dati riportati dall'Oms, tutti i casi gravi sono stati
registrati in persone con grave malnutrizione, la maggior parte
bambini sotto i cinque anni di età. Secondo le autorità
sanitarie del Congo a provocare il focolaio potrebbe essere
stata una forma grave di malaria, ma l'Oms non ha ancora tratto
conclusioni dalle analisi in corso. Tra le ipotesi considerate
al momento come causa della malattia figurano polmonite acuta,
influenza, Covid-19, morbillo e malaria, con la malnutrizione
come fattore concomitante. Al momento non è escluso che più di
una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi. In tutto,
nella Provincia di Panzi, sono stati registrati 527 casi e 32
persone decedute.
Qual è rischio di diffusione?
Secondo l'Oms, il rischio di diffusione è alto per le comunità
colpite. A livello nazionale, nel Congo, il rischio è invece
considerato moderato, considerato il focolaio in una zona molto
remota. A livello internazionale è al momento ritenuto basso.
Qual è l'esito delle analisi sul paziente di Lucca?
I test molecolari finora effettuati sui campioni prelevati dal
primo paziente rientrato in Italia dal Congo e ricoverato a
Lucca, sono risultati negativi per i seguenti patogeni:
Arbovirus (Alphavirus, Flavivirus, Rift Valley virus), Lassa
virus, virus respiratori (influenza A, influenza B, SARS-CoV-2,
rhinovirus, coronavirus NL63, 229E, OC43 e HKU1, parainfluenza
virus 1, 2, 3 e 4, metapneumovirus A/B, bocavirus, RSV A/B,
adenovirus, parechovirus), Borrelia spp (Lyme group), Borrelia
recurrentis LBRF (Louse borne relapsing fever), Borrelia duttoni
TBRF (Tick borne relapsing fever), Borrelia TBRF group,
Bartonella spp, Erlichia spp, Rickettsia spp, virus del
morbillo, Plasmodium spp.
Ma questo non esclude il fatto che la sintomatologia riportata
possa essere stata correlata all'infezione causata da uno dei
patogeni suddetti. Ancora in corso le analisi metagenomiche per
ulteriori verifiche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA