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Istat, sedentarietà in calo ma a rischio alcol in 8 milioni

Istat, sedentarietà in calo ma a rischio alcol in 8 milioni

Fuma il 18,7% della popolazioni

ROMA, 17 dicembre 2024, 11:41

Redazione ANSA

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Gli stili di vita degli italiani continuano a lasciare a desiderare. Secondo l'indagine "Aspetti della vita quotidiana" realizzata da Istat, nel 2023 non si rilevano cambiamenti di rilievo nel consumo di tabacco, nell'uso moderato di alcol, nell'eccesso di peso. Unica nota positiva un lieve calo (di 2,2 punti percentuali) della sedentarietà.
    Nel 2023 il 18,7% della popolazione con più di 11 anni è fumatore (era il 19% nel 2022). L'abitudine al fumo continua a essere più diffusa tra gli uomini che tra le donne (22,3% contro 15,2%), tuttavia nel tempo la forbice si sta assottigliando, per la contrazione dell'attitudine al fumo tra gli uomini a fronte di una relativa stabilità del dato tra le donne.
    Sono 8 milioni le persone che hanno avuto almeno un comportamento di consumo di bevande alcoliche a rischio (consumo abituale eccedentario o ubriacature, il cosiddetto binge drinking). Tra gli uomini la quota è pari al 21,2% mentre tra le donne è pari al 9,2%. Si riscontra una sostanziale stabilità nella proporzione dei consumatori a rischio rispetto al 2022 (14,9%).
    Trend negativo per quanto riguarda il peso in eccesso. Nel 2023 il 46,3% delle persone di 18 anni e più è in eccesso di peso: tra queste il 34,6% è in sovrappeso e l'11,8% in condizione di obesità. Il dato, nel complesso, è stabile rispetto all'anno precedente. Tuttavia, nell'ultimo anno è aumentata la quota relativa dell'obesità rispetto al sovrappeso.
    Preoccupa il sovrappeso nei minori: nel biennio 2022-2023 più di un ragazzo su quattro in età compresa tra e 3 e 17 anni (il 26,7%) è in eccesso di peso. La percentuale raggiunge però il 33% nella fascia 3-10 anni.
    Segnali di lieve miglioramento per quel che riguarda l'attitudine a svolgere attività fisica: Nel 2023 è pari al 35% la quota di persone di 3 anni e più sedentarie, con un calo di 2,2 punti rispetto all'anno precedente e di sei punti rispetto a 10 anni prima.
   

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