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Malattie cuore, solo 5% dei pazienti ha informazioni sul sesso

Malattie cuore, solo 5% dei pazienti ha informazioni sul sesso

Il 78% le richiede a proprio medico, problema pesa più su uomini

ROMA, 21 novembre 2024, 11:56

Redazione ANSA

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Il 78% dei pazienti con problemi cardiaci, o dopo un infarto, o che ha subito un intervento, ha bisogno di informazioni sulla sfera sessuale. Solo il 5% le ottiene, con conseguenze sulla propria qualità della vita. A evidenziarlo gli esperti della Società italiana di cardiologia interventistica (Gise) durante il 45° Congresso nazionale in chiusura oggi a Milano, partendo dai dati di una ricerca svedese appena pubblicata.
    Tra i 135 partecipanti (età media 65 anni), il 47% soffriva di pressione alta, il 36% era sopravvissuto a un infarto, il 30% soffriva di fibrillazione atriale e il 24% di insufficienza cardiaca. Il 76% dei partecipanti ha affermato che la propria condizione cardiaca ha influenzato la salute sessuale, nonché l'umore e il benessere generale. Il problema sembra pesare più sugli uomini (65%) che sulle donne (35%). "Questa ricerca indica chiaramente che c'è un problema di comunicazione tra il medico e paziente, e dimostra che un numero considerevolmente alto di pazienti riporta problemi correlati alla salute sessuale e ha spesso bisogno di informazioni affidabili, che non riceve", afferma il cardiologo Francesco Saia, presidente Gise. "Una lacuna che esiste anche nel nostro Paese e che abbiamo il dovere di colmare, in primo luogo nei pazienti che hanno avuto un infarto e che, in molti casi, possono tornare a una vita sessuale normale o comunque accettabile".
    Diverso il tipo di informazioni che uomini e donne desiderano. I primi sulla disfunzione erettile, le donne sul dolore durante i rapporti. In generale anche "gli effetti collaterali dei farmaci, richiesti dal 60% dei partecipanti", spiega Alfredo Marchese, responsabile Cardiologia interventistica al S.Maria di Bari. "Ma anche l'impatto della salute sessuale sulle relazioni (47% dei pazienti) e l'ansia prima del sesso, (35%). Quasi l'80% ha affermato di volere queste informazioni direttamente dai professionisti sanitari".
    Si raccomanda sempre di consultare un medico prima di riprendere l'attività sessuale, "ma è evidente che i medici debbano affrontare l'argomento con i propri pazienti in modo più ampio e approfondito", conclude Saia, "dandovi il giusto peso e spazio in modo da garantire un'assistenza a 360 gradi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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