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Infermieri,"assumere dall'estero non è una soluzione alla crisi"

Infermieri,"assumere dall'estero non è una soluzione alla crisi"

Nursing Up: "Perché piano di assunzioni posticipato a 2026?"

ROMA, 18 novembre 2024, 11:13

Redazione ANSA

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"Ricorrere all'importazione di infermieri dall'estero rischia di essere solo una misura tampone su una ferita profonda, soprattutto considerando il numero di colleghi italiani che lavorano all'estero e che vorrebbero rientrare in presenza di condizioni contrattuali dignitose". Ad affermarlo è Antonio De Palma, presidente del Sindacato nazionale infermieri Nursing Up, intervenendo sulle dichiarazioni della presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli sulla carenza di infermieri in vista dello sciopero nazionale di medici, dirigenti, infermieri e professioni sanitarie contro la legge di Bilancio, previsto per il 20 novembre.
    "Siamo sorpresi e disorientati di fronte ad alcune posizioni della nostra Federazione. Accogliere, quasi come fosse un fatto normale, l'arrivo di 10mila infermieri dall'India è una scelta che non possiamo dare per scontata", continua De Palma. "Temiamo concretamente che si stia facendo troppo poco per affrontare la crisi che viviamo oggi".
    Per il sindacato, che chiarisce di non avere alcun preconcetto verso tale eventualità, questa non risolva alla radice "la carenza di valorizzazione economica e contrattuale che affligge la nostra categoria, e che è alla base dell'abbandono della professione e della disaffezione dei giovani verso i nostri percorsi formativi". Elemento cui si aggiunge la questione etico-morale rispetto alla "migrazione di professionisti sanitari da Paesi economicamente fragili verso l'Europa, attratti da migliori condizioni economiche, lasciando i loro sistemi sanitari già in difficoltà".
    Gli infermieri si chiedono poi perché, contemporaneamente, il governo abbia posticipato al 2026 il piano di assunzioni: "benché misure, come ad esempio la detassazione, possano rappresentare un primo passo, manca ancora la sostanza concreta", continua il presidente. "La nostra professione soffre di salari bassi, carichi di lavoro pesanti, mancato riconoscimento del carattere usurante e condizioni di sicurezza non garantite; e l'impressione è che il Governo stia drammaticamente rimandando le soluzioni reali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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