"Ricorrere all'importazione di
infermieri dall'estero rischia di essere solo una misura tampone
su una ferita profonda, soprattutto considerando il numero di
colleghi italiani che lavorano all'estero e che vorrebbero
rientrare in presenza di condizioni contrattuali dignitose". Ad
affermarlo è Antonio De Palma, presidente del Sindacato
nazionale infermieri Nursing Up, intervenendo sulle
dichiarazioni della presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli sulla
carenza di infermieri in vista dello sciopero nazionale di
medici, dirigenti, infermieri e professioni sanitarie contro la
legge di Bilancio, previsto per il 20 novembre.
"Siamo sorpresi e disorientati di fronte ad alcune posizioni
della nostra Federazione. Accogliere, quasi come fosse un fatto
normale, l'arrivo di 10mila infermieri dall'India è una scelta
che non possiamo dare per scontata", continua De Palma. "Temiamo
concretamente che si stia facendo troppo poco per affrontare la
crisi che viviamo oggi".
Per il sindacato, che chiarisce di non avere alcun
preconcetto verso tale eventualità, questa non risolva alla
radice "la carenza di valorizzazione economica e contrattuale
che affligge la nostra categoria, e che è alla base
dell'abbandono della professione e della disaffezione dei
giovani verso i nostri percorsi formativi". Elemento cui si
aggiunge la questione etico-morale rispetto alla "migrazione di
professionisti sanitari da Paesi economicamente fragili verso
l'Europa, attratti da migliori condizioni economiche, lasciando
i loro sistemi sanitari già in difficoltà".
Gli infermieri si chiedono poi perché, contemporaneamente, il
governo abbia posticipato al 2026 il piano di assunzioni:
"benché misure, come ad esempio la detassazione, possano
rappresentare un primo passo, manca ancora la sostanza
concreta", continua il presidente. "La nostra professione soffre
di salari bassi, carichi di lavoro pesanti, mancato
riconoscimento del carattere usurante e condizioni di sicurezza
non garantite; e l'impressione è che il Governo stia
drammaticamente rimandando le soluzioni reali".
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