Grande malcontento tra i medici
liberi professionisti per la preclusione della categoria alle
prescrizioni di farmaci con piani terapeutici, come i nuovi
anticoagulanti orali fondamentali per la gestione immediata
della trombosi venosa, e alle certificazioni per patologia ai
fini di esenzione. A evidenziarlo il presidente
dell'Associazione medici e odontoiatri liberi professionisti
(Amolp) Sergio Di Martino e il vicepresidente dell'Associazione
flebologica italiana (Afi) Gianluigi Rosi, ricevuti al Senato
dal presidente della Commissione bicamerale per le questioni
regionali, il senatore Francesco Silvestro.
I rappresentanti hanno sottolineato come la preclusione
comporti un forte disagio per i pazienti e congestione inutile
delle liste d'attesa, oltre a un sovraccarico di lavoro per il
settore pubblico. Per Di Martino e Rosi è necessario andare
oltre i piani terapeutici, consentendo a tutti i medici pubblici
e privati l'accesso alle cure innovative.
"Abolire ingiustificabili limitazioni ai medici privati,
considerando la grossa utenza che storicamente ad essa
afferisce, si tradurrebbe in un importante alleggerimento delle
liste di attesa ad esclusivo vantaggio dei cittadini soprattutto
di coloro che oggi rinunciano alle cure", si legge nel
comunicato congiunto delle associazioni, che ringraziano
Silvestro per aver "mostrato grande attenzione alle
problematiche esposte".
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