Vaccini, tra gli italiani vince la
fiducia: infatti per 7 su 10 sono efficaci nel prevenire le
malattie; però poco più di 4 italiani su 10 (42%) ha una bassa
fiducia nella loro sicurezza. Tra i 3 italiani su 10 scettici
sull'efficacia, troviamo le persone con un basso titolo di
studio (50%), o senza un orientamento politico (42%) o che si
collocano a destra (40%) e manifestano una mentalità
complottista (56%). Sono i principali dati evidenziati dal
Monitor continuativo di EngageMinds Hub, Consumer, Food & Health
Engagement Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei
consumi e della salute dell'Università Cattolica di Cremona che
fotografa le idee degli italiani verso i vaccini, tra i quali
quello per il Covid, verso il quale emerge che il 69% degli
italiani (2 su 3) non ritiene necessaria un'ulteriore dose di
richiamo, e gli indecisi sono il 21%.
Secondo l'indagine, a quasi 5 anni dall'emergenza sanitaria
Covid 19, ancora circa 2 italiani su 10 (18%) esprimono
preoccupazione per la possibile insorgenza di una nuova
pandemia, mentre secondo quasi 7 su 10 (68%) la fase peggiore è
alle spalle. Solo il 16% degli intervistati, infatti, si sente a
rischio di contagio, eppure, l'indagine rivela che in caso di
sintomi, si somministrerebbe un tampone rapido fai da te il 34%
degli intervistati, ovvero oltre 1 su 3 e oltre 1 su 5 si
metterebbe in quarantena spontanea. Rispetto alle intenzioni di
vaccinazione contro il Covid, solo il 10% vorrebbe vaccinarsi
anche quest'anno.
"L'opinione pubblica è divisa sul tema vaccinazione -
dichiara Guendalina Graffigna, direttrice di EngageMinds Hub -.
Da un lato c'è chi la considera un gesto di responsabilità.
Dall'altro si manifesta una certa diffidenza". E ben il 29%
degli italiani percepisce la vaccinazione come un'azione
preventiva non necessaria, poiché ritiene che il proprio sistema
immunitario sia abbastanza forte o la malattia non viene
percepita come grave, continua Graffigna. E dalla survey viene
evidenziato che poco più di 4 italiani su 10 (42%) ha una bassa
fiducia nella loro sicurezza. Questi hanno anche bassi livelli
di fiducia nella scienza (78%), nel Servizio Sanitario Nazionale
(59%) e nelle istituzioni (52%).
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