La storia della Dakar sta per intraprendere un nuovo capitolo: il più importante rally-raid del mondo sta per prendere il via per la prima volta in Arabia Saudita. Dopo 30 anni caratterizzati dalla scoperta dell'Africa e circa un decennio di avventure in Sud America, il nuovo accordo di partnership tra Dakar ed Arabia Saudita avrà una durata di 10 anni e, anche se l'edizione 2020 si svolgerà esclusivamente all'interno dei confini nazionali, non esclude l'inclusione di territori in altri paesi confinanti per le edizioni future. La Dakar 2020, 42/a edizione dell'evento, scatterà domani da Gedda, la seconda città più grande della costa occidentale, e si chiuderà il 17 gennaio ad Al-Qiddiya: si articolerà su 12 tappe che copriranno circa 9.000 km, con un giorno di riposo previsto per l'11 gennaio nella capitale Riad. Data la natura del terreno saudita, la maggior parte del percorso si svolgerà sulle dune sabbiose del deserto Rub 'al Khali: gli organizzatori sperano di dare il benvenuto ai partecipanti arrivati per competere in una delle 4 categorie diverse: moto, quad, automobili e camion.
Al via della Dakar ci sono in totale 351 mezzi, 17 in più rispetto al 2019, così suddivisi: 134 auto e side by side e 47 camion, 170 moto e quad. A proposito di numeri al via del Rally Raid Saudita ci sono ben 53 nazionalità, con una folta rappresentanza di driver francesi (258), seguiti da 77 spagnoli, 53 olandesi e 18 sauditi che corrono in casa. Fra i piloti spicca sicuramente il nome di Fernando Alonso che fa coppia con Marc Coma a bordo del Toyota Hilux. "Sono tranquillo - ha detto alla vigilia lo spagnllo bicampione del mondo di F1 -. Non c'è molta gente che prova afare una cosa del genere, e a cui passi per la testa di stare qui senza aver nemmeno mai preso parte, fino ad oggi, a corse fuori dai circuiti asfaltati. Lo farò io, e saranno 15 giorni di nuove esperienze, e storie da scrivere. Sono pronto a godermela e ad essere competitivo, e credo di poter dare il meglio di me nella seconda settimana". Proprio la Toyota è favorita per la vittoria finale dato che può contare su un vero dream team, che comprende anche il vincitore uscente Nasser Al-Attiyah, bronzo olimpico a Londra 2012 nel tiro a volo. Gli sfidanti sono i tedeschi del team X Raid che schierano il Buggy Mini di Stéphane Peterhansel, alias Mr. Dakar, e Carlos Sainz. Sulla Mini 4ž4 invece viene affidata all'esperto Jakub Przygonski. La flotta di piloti italiani alla Dakar 2020 comprende ben 27 driver, iscritti maggiormente nella categoria moto. Fra le auto ci sono solo due equipaggi iscritti, appartenenti al R Team.
Si tratta di Andrea Schiumarini in coppia con Enrico Gaspari e Marco Carrara con Leonardo Cini, entrambi al volante del Mitsubishi Pajero. Fra i camion abbiamo quattro equipaggi iscritti tra cui quello composto da Giulio Minelli, Claudio Bellina e Bruno Gotti nel team ItalTrans. Mineli nel 1986 ha vinto la Dakar nella categoria camion con Giacomo Vismara. Al via in Arabia Saudita ci sono anche Giulio e Giacomo Verzelletti- Antonio Cabini e Paolo Calabria- Paolo Calabria e Loris Calubini che dopo l'avventura con la PanDakar tornano al volante di due prototipi di camion di loro creazione. Infine nella categoria truck c'è anche il camion assistenza del R Team guidato da Ricky Rickler e Buran Dragos. Fra i SSV spicca l'equipaggio totalmente al femminile composto da Camelia Liparoti e Annett Fischer. In questa categoria ci sono anche Elvis Borsoi e Stefano Pelloni, Michele Cinotto e Marco Arnoletti ed infine l'equipaggio composto da Fabio Del Punta e Giacomo Tognarini.
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