Porsche adatta la sua offerta in Cina, il suo principale mercato mondiale, con un modello 'su misura' che non supera i 2 litri di cilindrata e quindi è soggetto ad una tassazione meno elevata.
Lo fa intervenendo sulla gamma 718 che è l'auto sportiva preferita in quel Paese e che nel 2020 ha visto crescere del 50% le sue immatricolazioni, adottando per la variante Spyder un 4 cilindri 2 litri da 300 Cv abbinato ad un cambio PDK a sette rapporti, in sostituzione del più 'tassato' boxer 6 cilindri 3 litri.
Con questa motorizzazione la 718 dispone di 380 Nm di coppia a partire da 2.150 giri e può accelerare - in combinazione con lo Sport Chrono Package - da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e raggiungere, in assenza di limiti, i 270 km/h di velocità massima, valori che descrivono comunque la sportività di questo modello.
La carrozzeria è identica a quella della 718 Spyder venduta negli altri mercati, ad eccezione degli scudi paraurti che provengono dai modelli GTS. Il telaio è Boxster standard, quindi diverso dalla configurazione progettata da Motorsport che è presente nella Spyder altrove. Immutato il tetto pieghevole manuale che trova posto, una volta ripiegato, sotto il coperchio posteriore a doppia carenatura.
Per il debutto della 718 Spyder 2.0 - che è stata lanciata la settimana scorsa al Salone di Shanghai - Porsche ha previsto per la clientela cinese anche una verniciatura davvero particolare, il Frozen Berry Metallic che era stato introdotto con la Taycan e che è ora disponibile nelle 718 anche in aree diverse dalla Cina.
Grazie alla tassazione più contenuta, la versione 2.0 è disponibile in quel marcato a partire da 738mila yuan, cioè il corrispettivo di 94.670 euro.
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