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Il Museo del Patrimonio Industriale ad Auto e Moto d'Epoca

Il Museo del Patrimonio Industriale ad Auto e Moto d'Epoca

Curerà lo spazio espositivo delle due ruote bolognesi

ROMA, 23 ottobre 2024, 12:18

Redazione ANSA

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Il Museo del Patrimonio Industriale ad Auto e Moto d’Epoca © ANSA/Web

Il Museo del Patrimonio Industriale ad Auto e Moto d’Epoca © ANSA/Web

Il Museo del Patrimonio Industriale del Settore Musei Civici Bologna partecipa per la prima volta in assoluto ad Auto e Moto d'Epoca, il salone internazionale dedicato al mondo del Classic.
La 41esima edizione della manifestazione di riferimento a livello europeo per gli appassionati di motori e automotive si svolge da domani a domenica nel quartiere fieristico di Bologna.
All'interno del Percorso Moto allestito nel padiglione 29, il Museo del Patrimonio Industriale cura lo spazio espositivo Moto bolognesi del Novecento: oltre 100 marchi in un secolo, in cui si possono ammirare 18 esemplari tra i più rari e significativi prodotti da case motoristiche bolognesi tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, provenienti dai più importanti collezionisti del settore. Istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico-industriale della città e del suo territorio, il Museo del Patrimonio Industriale si configura oggi come il principale punto di riferimento per gli esperti e i collezionisti del dinamico comparto motoristico radicatosi nell'area bolognese, terra di motori per eccellenza. La partnership culturale con Auto e Moto d'Epoca rappresenta una vetrina per raccontare, nel contesto della più grande manifestazione di passione per i motori, il progetto di studio e ricerca Moto bolognesi che il museo sta portando avanti dai primi anni Duemila, con l'obiettivo di realizzare e presentare al pubblico - attraverso mostre temporanee e pubblicazioni specialistiche - una puntuale e completa ricognizione dell'industria motociclistica locale, dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.
Il successo sportivo e commerciale della Ducati oggi rappresenta l'eccellenza della motoristica italiana a due ruote nel mondo, orgogliosamente bolognese. Ma ha alle spalle una storia che copre tutto il secolo scorso. La produzione motociclistica nel territorio di Bologna e, in pochi casi, nella provincia, dal 1904 e per tutto il secolo, è infatti caratterizzata dall'attività di numerosissime ditte costruttrici, oltre 100, supportate da alcune centinaia di altre della componentistica. La storia industriale, dopo i primi tentativi a inizio secolo con Grazia & Fiorini, si avvia con G.D nel 1923. Per prima, attrezza un'officina tecnica operando a livello nazionale con modelli di successo come la G.D Stella in esposizione. Nel tempo G.D abbandonerà il comparto, tuttavia da questa esperienza usciranno numerosi tecnici, fondatori di nuove imprese nello stesso campo, come Morini e Mazzetti per M.M.
Alcune case raggiungono risultati sia in ambito sportivo che commerciale, vincendo competizioni di rilevanza nazionale e internazionale, aggiudicandosi anche record mondiali di velocità come la M.M. 175 Record o la M.M. 125 Monza in mostra.
L'indagine condotta sul comparto - utilizzando documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo - ha consentito di ricostruire nel tempo un centinaio di biografie aziendali e la formazione di un ricchissimo archivio di immagini e documenti, anche grazie all'aiuto del mondo del collezionismo. I visitatori avranno modo di vedere i modelli che hanno fatto la storia delle due ruote che la 117 cc Diana DKW Turismo 1923, la 125 cc G.D Monza 1927 e ancora la 130 cc ABRA DKW Sport 1924, la 350 cc M.M. C Turismo 1940 e la Balillino Mini Sidecar . 
   

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