"Da ragazze ci dicevano di stare zitte", ma in silenzio lei decisamente non c'e' stata: Francois Gilot, artista e musa di Picasso che lo scorso novembre ha compiuto 100 anni, si e' confidata con il "New York Times" dal suo appartamento di Manhattan.
"Ci dicevano di restare in silenzio", ha detto la donna che e' stata accanto al padre del cubismo per dieci anni e da cui ha avuto due figli, Paloma e Claude.
"Ci dicevano che il secondo posto e' piu' facile del primo. Ti dici che va bene, ma non va bene affatto. E' importante imparare ad esprimersi. Dire quel che ti piace. Quello che desideri".
Gilot incontro' Picasso a 21 anni nel 1943 quando lui, di 40 anni piu' vecchio, stava ancora con Dora Maar. La relazione fu tempestosa come ha ricordato lei stessa in un memoir, "Life With Picasso", scritto con il giornalista americano Carlton Lake. Il pittore spagnolo era capace di grande tenerezza ma anche di atti di violenza e di crudelta' e una volta, all'apice di una lite, minaccio' di ustionarla: "Aveva in mano una sigaretta e con quella tocco' la mia guancia. Si aspettava che mi schivassi, ma ero determinata a non dargli quella soddisfazione", ha detto la centenaria nell'intervista.
Gilot con Picasso non si e' mai sposata: due anni dopo la separazione sposo' l'artista Luc Simon, padre della terza figlia Amelie, e poi il padre del vaccino antipolio Jonas Salk con cui rimase fino alla morte di lui nel 1995. Negli ultimi anni la sua produzione artistica e' stata rivalutata e le sue opere sono esposte in una decina di musei tra cui il Metropolitan Museum of Art, il MoMA e il Centre Pompidou, mentre le quotazioni alle aste sono al rialzo: l'anno scorso un ritratto della figlia Paloma che suona la chitarra e' stato battuto da Sotheby's per 1,3 milioni di dollari, sette volte la stima di partenza.
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