Dopo la prima settimana di colloqui
il portale Skuola.net ha fatto un bilancio dell'ultima prova
dell'Esame di Stato di quest'anno. Le commissioni, per la
maggior parte degli studenti, sono state tutt'altro che
"morbide". E molti docenti non hanno raccolto le indicazioni del
Ministero sull'approccio alle domande e sul ruolo del
Capolavoro.
Un'interrogazione in pieno stile, di fronte a commissari
rigorosi, con alcuni "fuori programma" non preventivabili. Per
molti studenti l'orale di Maturità, ultimo passaggio prima della
conquista del diploma, è stato più complesso del previsto. Più
di 1 su 2, infatti, ha dovuto sottostare a un fuoco di fila di
domande "classiche", circa 6 su 10 si sono ritrovati al cospetto
di professori che non hanno fatto granché per metterli a proprio
agio e 1 su 3 ha dovuto persino parlare del discusso
"Capolavoro". A compilare questo primo bilancio dei colloqui
sono stati direttamente loro: 500 maturandi, interpellati dal
portale Skuola.net.
I commissari, il più delle volte, hanno scelto di essere
protagonisti. Anche se, agli occhi degli studenti, sono apparsi
piuttosto degli antagonisti. Così, solo 4 su 10 hanno trovato
docenti "accoglienti". Il 27% è stato messo sotto soprattutto
dai professori esterni. Fin qui niente di anomalo. Ma nel 20%
dei casi a tentare di mettere in difficoltà il candidato pare ci
si siano messi anche i commissari interni. E per il 14% le
insidie maggiori sono venute addirittura quasi esclusivamente
dai propri insegnanti.
Nel pratico, poi, molte commissioni sembrano aver disatteso
l'invito del ministro Valditara, che chiedeva ai prof di
svolgere un colloquio più dialogico che nozionistico. Il 28% dei
maturandi, oltre al materiale proposto come spunto iniziale per
l'avvio di collegamenti multidisciplinari, ha però dovuto
rispondere a sei o più domande "secche" aggiuntive sui programmi
scolastici. E ad un altro 37% gli sono state poste almeno tre
domande di approfondimento. A conti fatti, solo un terzo
abbondante (35%) ha archiviato la pratica col minimo sforzo.
Ma i docenti, a volte, sono andati anche oltre quelle che
erano le loro prerogative. Sempre il ministro dell'Istruzione,
alla vigilia dell'esame, aveva ribadito come i cosiddetti
"Capolavori" - esperienze significative che gli studenti possono
inserire nel proprio E-Portfolio sulla piattaforma Unica, per
valorizzare il singolo percorso formativo - non sarebbero
comparsi all'orale di maturità. Invece, circa 1 commissione su 3
sembra che abbia chiesto conto anche di questo. Discostandosi,
di fatto, dalle regole sull'esame.
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