Il Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici stabilisce all'articolo 11 ter che tutti i
dipendenti pubblici nell'utilizzo dei propri account di social
media, si astengano "da qualsiasi intervento o commento che
possa nuocere al prestigio, al decoro o all'immagine
dell'amministrazione di appartenenza o della pubblica
amministrazione in generale".
Ma per la Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
"questa disposizione impedisce la piena libertà di manifestare
il proprio pensiero ed espone i dipendenti pubblici 'agli
eccessi degli spazi interpretativi d'intervento ed anche alla
connessa dubbiosità […] di chi sarà preposto ad assicurarne il
rispetto e a sanzionarne la violazione', come ha sottolineato il
Consiglio di Stato'".
"La storia del professor. Christian Raimo, è in questo caso
emblematica. E' stato punito solo per aver espresso le sue
opinioni. Quando uno Stato limita la libertà di espressione dei
propri cittadini - chiosa la Flc - mina le fondamenta di una
democrazia solida". Ecco perché lanciamo questa petizione, con
la quale la revisione del Codice di comportamento dei dipendenti
pubblici, perché solo così potremo mantenere la solidità e
integrità della nostra democrazia", conclude il sindacato di
categoria.
E' possibile firmare e sostenere questa causa a questo link
https://chng.it/4h76Z
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