Migliorare le condizioni di lavoro negli ospedali; aumentare le retribuzioni; attribuire un nuovo stato giuridico alla dirigenza sanitaria e introdurre il contratto di formazione/lavoro per gli specializzandi.
Procedere poi con le assunzioni, completare la legge sulla responsabilità professionale e assumere il contratto di lavoro come strumento di innovazione del sistema.
Sono queste, in sintesi, le proposte
del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed per far
compiere alla sanità italiana un salto in avanti e "contro la
crisi del Servizio sanitario nazionale". A presentarle è stato
il segretario nazionale uscente Carlo Palermo, nella sua
relazione al 25/mo Congresso del sindacato che si è aperto oggi
a Napoli.
Per l'Anaao "chiunque voglia rilanciare la sanità pubblica"
deve comprendere che "non solo moneta, non solo cemento e
tecnologia, ma il valore del lavoro e delle competenze sono
fondamentali per lo sviluppo di un sistema complesso come quello
sanitario" e che "i Livelli essenziali di assistenza LEA sono i
medici, le loro competenze e conoscenze". L'Anaao ha quindi
pensato a un piano in 7 punti per invertire la rotta, partendo
dal miglioramento delle condizioni del lavoro ospedaliero e
dalla costruzione di un sistema "che privilegi, anche per la
carriera, i valori professionali rispetto a quelli organizzativi
e aziendali". Per il sindacato occorre poi "riformare lo stato
giuridico della dirigenza medica e sanitaria, nel segno della
dirigenza 'speciale'", rafforzandone l'autonomia e
valorizzandolo anche attraverso forme di partecipazione ai
modelli organizzativi ed operativi.
L'Anaao chiede inoltre di aumentare le retribuzioni e di
detassare gli incrementi contrattuali e il salario accessorio.
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