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In collaborazione con Giunta Campania
"Sono fuori dalla realtà le affermazioni del ministro Calderoli sui costi comparati per personale dipendente e consumi energetici fra Campania e Veneto.
Basti attenersi alle fonti ufficiali, sia con riferimento ai costi per il personale dipendente che a quelli per consumi energetici". Così il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola replica, parlando con l'ANSA, a quanto affermato dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, che in un intervista al Sole 24 Ore ha tra l'altro detto: "il Veneto ha 4,8 milioni di abitanti contro i 5,6 milioni della Campania, ma per il personale spende quasi la metà e per l'acquisto di beni e servizi, tra cui l'energia, circa un quinto. Sono differenze che vanno motivate, oppure eliminate".
"A proposito del personale dipendente pubblico - sottolinea Bonavitacola - sul sito ufficiale del Mef: contoannuale.rgs.mef.gov.it/ sono riportati i dati sul personale dipendente delle pubbliche amministrazioni, suddivisi per regioni. La Campania ha 5075 dipendenti per ogni 100.000 abitanti. Il Veneto 4708 dipendenti per ogni 100.000 abitanti.
Situazione del tutto comparabile. Per quanto riguarda, invece, i consumi energetici, sul sito ufficiale Istat Statistiche Report sono riportati i consumi energetici per famiglia. Il sito indica che per i consumi energetici una famiglia campana spende 1.242 euro/anno. Una famiglia veneta 1587 euro/anno.
Il che smentisce totalmente le affermazioni di Calderoli".
"Per quanto riguarda, invece - prosegue Bonavitacola - i costi riferiti strettamente alle forniture di cui è intestataria la Regione, nell'ambito del contratto di salvaguardia per l'acquisto di energia su Consip, la maggiorazione prevista per la Regione Campania è del solo 10%. Questa maggiorazione dipende da vecchie pendenze di pagamento risalenti a molti anni addietro per singole forniture. Ma poichè le forniture hanno unico intestatario la Regione, anche piccole pendenze condizionano la tariffa generale. In ogni caso - conclude il vice di De Luca alla Regione - la situazione è in via di regolarizzazione e dai prossimi mesi anche il 10% potrà essere azzerato. Questi sono i dati veri al cui cospetto le affermazioni di Calderoli sono pura propaganda e totalmente destituite di ogni minimo fondamento".
Regione Campania, i dati di Calderoli fuori dalla realtà
"I dati forniti sono fuori della realtà". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa della Regione Campania "in relazione alle dichiarazioni del ministro Calderoli sulla spesa delle Regioni e il raffronto tra Campania e Veneto", sulle quali è già intervenuto il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola. Sono dati "fuori dalla realtà" intanto "perché - viene detto nel comunicato - non si chiarisce se sono riferiti all'Ente Regione o in generale alla spesa pubblica. In ogni caso sono cifre del tutto spropositate. Per quanto riguarda i costi energetici, la Regione si muove nell'ambito di un contratto Consip su cui pesa una penale del 10 per cento, dovuta a pendenze risalenti a tempi passati, e fatturati a carico della Regione. Andrebbe poi fatta un'analisi seria dei servizi gestiti dal pubblico o dal settore privato. I depuratori in Campania sono tutti a carico del pubblico diversamente che in altre regioni. Dunque, il raffronto tra la Campania e il Veneto non ha alcun fondamento reale". "Sarebbe bene evitare - aggiunge l'ufficio stampa della Regione - operazioni di pura demagogia con numeri campati in aria che nascondono le sperequazioni reali relative al divario di spesa pubblica allargata tra Nord e Sud e nascondono soprattutto un dato scandaloso relativo al riparto del Fondo sanitario nazionale nell'ambito del quale la Regione Campania ancora oggi è la più penalizzata d'Italia, derubata nell'ultimo decennio di almeno 2,5 miliardi".
In collaborazione con Giunta Campania
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