Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
Un provvedimento per regolamentare
gli orari di lavoro nel settore edilizio, con uno stop durante
le ore più calde della giornata ed una cassa integrazione
specifica che assicuri la tenuta del salario ai lavoratori: è la
proposta che avanza la Fillea Cgil Napoli per tutelare chi
lavora in edilizia durante il periodo estivo, ormai alle porte,
che già si preannuncia con temperature sopra la media
stagionale. "Con l'aumento delle temperature, - dice in una nota
il segretario generale Fillea Cgil Napoli, Giuseppe Mele -
lavorare in sicurezza nel settore edilizio vuol dire anche
proteggersi dalle ondate di calore. Per questo riteniamo
necessario un intervento strutturale per salvaguardare i
lavoratori edili dalle ondate calore che già stanno pagando un
contributo di insicurezza troppo elevato con i tanti incidenti
mortali ed invalidanti che si stanno registrando sul nostro
territorio. Non si può - sostiene il sindacato degli edili
napoletani - continuare a pensare che bastino interventi spot
sulla rimodulazione degli orari che possono essere applicati nei
grandi cantieri strutturali mentre l'edilizia diffusa rimane
abbandonata al profitto più selvaggio, dove il caldo è solo un
ostacolo. Il settore necessita di interventi strutturali
seguendo le buone prassi intraprese da altre Regioni per altri
settori, come quello agricolo. Occorre, a nostro avviso, non
solo un provvedimento per regolamentare gli orari di lavoro ma -
conclude Mele - anche una cassa integrazione specifica che
garantisca la tenuta del salario per i lavoratori durante quelle
fasce orarie in cui vengono sospese le attività".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
Ultima ora