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Lavori di pubblica utilità per detenuti, siglato protocollo

Lavori di pubblica utilità per detenuti, siglato protocollo

Tra regione, tribunale e uiepe

NAPOLI, 25 febbraio 2025, 16:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, la Regione Campania, il Tribunale Civile e Penale di Napoli, e l'Uiepe Campania, hanno siglato oggi un Protocollo che ha la finalità di sensibilizzare la comunità sulle tematiche dell'inclusione e promuovere la stipula di convenzioni per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità (LPU) anche nell'ambito del procedimento di Messa alla Prova, da parte delle articolazioni regionali, con i Tribunali competenti.

Piena intesa e collaborazione sugli obiettivi comuni dei percorsi di reinserimento sociale previsti dalla legislazione.

Con il Presidente Vincenzo De Luca Hanno firmato il protocollo la dott.ssa Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Napoli, la dott.ssa Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte d'Appello, la dott.ssa Claudia Nannola, Direttore dell'Ufficio Esecuzione Penale Esterna della Campania.
    Il lavoro di pubblica utilità (LPU), anche nella messa alla prova degli imputati maggiori di età (ai sensi dell'art. 168-bis c.p.), è una prestazione non retribuita in favore della collettività di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, affidata tenendo conto anche delle specifiche professionalità ad attitudini lavorative dell'imputato, da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni, anche internazionali, che operano in Italia, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. Nell'ambito di un progetto individualizzato di reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria, lo svolgimento di concrete attività non retribuite a beneficio della collettività non solo rappresenta la riparazione del danno procurato alla società, ma soprattutto aiuta l'imputato a rielaborare in senso critico la propria condotta deviante e ad acquisire consapevolezza del valore sociale dell'azione restitutiva. Cosa prevede il protocollo: Il Tribunale penale e civile di Napoli si impegna ad essere impulso di ogni azione organizzata con UIEPE Campania e Regione Campania per la sensibilizzazione della Comunità alle problematiche delle persone in area penali e per favorire la stipula delle convenzioni locali per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità.
    L'Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna, tramite i propri uffici territoriali, redige il programma di trattamento, cura la conciliazione tra le esigenze del soggetto in area penale e la sede operativa territoriale della Regione Campania; fornisce alle sedi operative locali della Regione tutti i chiarimenti e le delucidazioni necessarie; favorisce i contatti tra le sedi operative e i tribunali di competenza; supporta le sedi operative ai fini della stipula della convenzione.
    La Regione individua il numero massimo di soggetti in area penale che possono essere inseriti contemporaneamente nei servizi facenti capo alle sedi operative; specifica le tipologie di attività da far svolgere in concreto; per ogni sede operativa indica un referente cui l'UEPE possa rivolgersi per acquisire informazioni sull'andamento del soggetto.
   

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