Al via il corso di formazione di
volontariato penitenziario, organizzato dalla pastorale
carceraria dell'arcidiocesi di Napoli, diretta da don Franco
Esposito, insieme all'associazione onlus Liberi di Volare e alla
Caritas diocesana di Napoli. Gli incontri avranno inizio a
partire dal 25 gennaio. "Il corso è gratuito e mira a far
acquisire - spiegano i promotori - gli elementi basilari della
normativa carceraria, l'iter dell'esecuzione penale,
l'organizzazione penitenziaria, gli aspetti fondamentali di
tutela al detenuto nel suo percorso di rieducazione e
riparazione. Ogni argomento sarà trattato sia da un punto di
vista tecnico e teorico, sia da un punto di vista esperienziale,
grazie alle testimonianze di persone direttamente coinvolte
nelle relazioni di aiuto nelle carceri".
Ad aprire il percorso formativo sarà suor Marisa Pitrella,
direttrice Caritas diocesana di Napoli. Relatori degli incontri
successivi saranno, tra gli altri, Patrizia Mirra, presidente
Tribunale sorveglianza di Napoli, Elisabetta Zamparotti
dell'associazione Nessuno tocchi Caino, Livio Ferrari, portavoce
del Movimento "No Prison", Samuele Ciambriello Garante detenuti
Regione Campania, don Tonino Palmese, garante detenuti Comune di
Napoli. Prevista anche una Giornata di Spiritualità presso
l'eremo dei Camaldoli, programmata per il 24 maggio.
Il corso si concluderà il 28 giugno con il convegno diocesano
sul volontariato carcerario, con la partecipazione del cardinale
Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli. Al termine
del percorso formativo verrà rilasciato un attestato di
partecipazione e consentirà agli iscritti di inserirsi nelle
attività di volontariato carcerario sia presso gli istituti
penitenziari che presso i centri di accoglienza. "Dal 2012 la
Pastorale Carceraria Diocesana organizza corsi per gli aspiranti
volontari carcerari - ha dichiarato il direttore della pastorale
carceraria, don Franco Esposito - La motivazione che ci spinge
ogni anno a proporre il corso è perché crediamo molto nella
formazione, e i volontari che si avvicinano al mondo del
penitenziario hanno bisogno di strumenti che gli permettano di
interagire con i detenuti e tutte le parti interessate alla
realtà carceraria. Attraverso la nostra formazione il cuore si
fa ponte per superare i muri e il volontariato diventa autentica
testimonianza di fede e amore".
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