Sei donne di età compresa tra i 22
e i 44 anni sono state arrestate dai carabinieri a Sant'Antimo
(Napoli) con l'accusa di aver preso parte ad una brutale
aggressione avvenuta il 2 ottobre scorso ai danni di un uomo di
34 anni, colpito ripetutamente con mazze da baseball per
questioni legate, pare, a una relazione sentimentale. L'uomo fu
anche ferito ad una gamba da un colpo di pistola esploso da un
30enne che era insieme alle sei donne, e che è stato poi fermato
dai carabinieri alcune settimane dopo il fatto; attualmente è in
carcere per lesioni aggravate e porto abusivo d'arma da fuoco.
Anche le sei indagate, arrestate su ordine del Gip del
tribunale di Napoli Nord, rispondono di lesioni aggravate in
concorso; cinque sono finite ai domiciliari mentre una di loro,
durante la notifica del provvedimento cautelare, è stata
arrestata in flagranza dai carabinieri perché trovata in
possesso di 100 grammi di cocaina, ed è stata quindi condotta al
carcere di Secondigliano.
Dall'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli Nord e
realizzata dai carabinieri della Tenenza di Sant'Antimo, è
emerso che contro il 34enne sarebbe stata messa in atto una vera
e propria spedizione punitiva da parte del 30enne e delle sei
donne, tutti imparentati tra loro. I motivi sarebbero di natura
privata ed avrebbero a che fare con la circostanza che la
vittima designata è l'ex marito dell'attuale compagna del
trentenne.
Per gli inquirenti i sette aggressori raggiunsero l'uomo in
strada e lo iniziarono a picchiare violentemente; le donne
usavano le mazze da baseball, mentre l'uomo esplose diversi
colpi di pistola centrando la vittima ad una gamba, poi soccorsa
e portata all'ospedale di Frattamaggiore. Quando arrivarono i
carabinieri gli aggressori si erano dileguati. La vittima ha poi
raccontato agli inquirenti del pestaggio subito, del ruolo
attivo delle sei donne, e del 30enne che lo ha gambizzato;
determinanti si sono rivelate anche alcune testimonianze di
persone presenti al momento del fatto.
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