Otto ore: tanto è durata
l'attesa processione del carro dell'Immacolata a Torre del
Greco. Un momento molto sentito, perché rinnova il voto fatto
dalla popolazione nel 1861, quando la città fu coinvolta in una
devastante eruzione del Vesuvio, eruzione che in parte fermò la
propria opera distruttiva solo a seguito dell'esposizione della
statua della Madonna Vergine.
La manifestazione religiosa era inizialmente programmata,
come consuetudine, domenica 8 dicembre, ma a causa delle avverse
condizioni meteorologiche fu spostata di una settimana. Anche
stamani si è temuto che la processione potesse essere
ulteriormente rimandata: la pioggia caduta abbondante nelle ore
precedenti e nuvoloni grigi a ridosso dell'avvio del corteo
(programmato alle 10) hanno tenuto in apprensione i fedeli, ma
dopo avere consultato le previsioni del tempo, il comitato
incaricato di coordinare le attività ha dato il nullaosta allo
svolgimento della manifestazione.
Come ogni anno, sono state migliaia le persone (torresi ma
anche residenti di altre città) che hanno invaso le tante strade
chiuse al traffico per consentire lo svolgimento nella massima
sicurezza, grazie anche ad un ampio dispiegamento di forze di
polizia municipale e forze dell'ordine.
Tutto è andato nel migliore dei modi. Non sono mancati
momenti di forte devozione, così come è stata molto apprezzata
l'iniziativa dell'amministratore dell'hotel Poseidon, Celestino
Passaro, di offrire un rinfresco al passaggio (a ridosso
dell'orario di pranzo) agli oltre 200 portatori. E ancora:
fuochi di artificio in più punti, zampognari schierati nella
zona di San Giuseppe alle Paludi e una cascata di palloncini
colorati in via XX Settembre. Suggestiva, a partire dal transito
a piazza Luigi Palomba, l'accensione delle luci sul carro per
illuminare la Madonna nell'ultimo tratto di percorso, quello che
si è svolto non più alla luce del giorno.
Soddisfatto il parroco della basilica di Santa Croce (dove
parte e si conclude la processione), don Giosuè Lombardo: "Maria
ancora una volta ha abbracciato la città e ha incontrato lungo
la sua strada il calore della gente". Parole condivise dal
sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella: "I torresi attendono
tutto l'anno questo momento. Per tutti noi non si tratta di una
festa ma di un vero e proprio atto di profonda devozione".
Il carro di quest'anno, intitolato "Madre fiducia nostra,
Madre della speranza", è stato realizzato sul bozzetto proposta
da Costantino Linguella, attraverso il lavoro svolto dell'equipe
guidata da Riccardo Lamberti.
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