Subiaco, in provincia di Roma, è
stata proclamata Capitale italiana del libro 2025. Lo ha
annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel
corso di una conferenza stampa al Ministero della Cultura.
A Subiaco andrà un premio di 500mila euro da investire in
iniziative per lo sviluppo della lettura. Il comune ha vinto
contro le altre 5 località finaliste: Grottaferrata (Rm), Ischia
(Na), Macchiagodena (Is), Mistretta (Me), Sorrento (Na) e
Subiaco (Rm). Le candidature iniziali erano 20, in aumento
rispetto al passato.
"Fin dalla prima riunione che la giuria ha tenuto è prevalso
un orientamento secondo il quale noi ci saremmo più concentrati
su centri piccoli, per la ragione che quelli più grandi hanno
maggiori risorse e possibilità, mentre la realtà italiana è
fatta prevalentemente di centri di minori dimensioni", ha
dichiarato il presidente della giuria, Gian Arturo Ferrari, che
ha anche citato il fatto che "mentre l'Italia settentrionale
gode di standard di lettura e diffusione del libro molto
accentuati, l'Italia centro-meridionale non ha questa fortuna",
e per questo vi è stato un orientamento verso questa parte del
Paese.
"Il progetto presentato da Subiaco - si legge nella
motivazione per la nomina - offre un ventaglio accurato di
proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del
progetto libro, partendo dal rilancio e dal restauro del grande
patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio, fino ad
arrivare all'utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che
permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi
a loro più consoni a un mondo culturale, considerato per lo più
polveroso e antico, che può invece offrire loro molti stimoli e
sorprese. Ma non è solo questo il focus del progetto. Unendo
passato e presente, si potrà assistere alla realizzazione del
primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco, nel 1465 di
cui si è perso l'originale, permettendo di ricostruire
materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana.
Tante le iniziative intese a far scoprire, tutelare e
valorizzare le tante ricchezze artistiche e architettoniche del
territorio, a partire da visite guidate nei musei con supporti
audiovisivi innovativi tipo WhatsArt, spettacoli teatrali,
interazioni tra biblioteche, libri 'parlati' nelle piazze,
coinvolgendo insegnanti e allievi delle scuole locali. Tutto
questo nell'importante intento di far conoscere il lungo viaggio
fatto dal libro nei secoli alle nuove generazioni, unendo
passato e futuro in modo interattivo e attrattivo per tutti.
Solo la conoscenza del passato, infatti, ci può illuminare in
una nuova visione della cultura come forma di resistenza
dell'umanità".
Il titolo di Capitale italiana del libro ha durata annuale.
La prima è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale il
riconoscimento è stato attribuito per legge dal Consiglio dei
Ministri per le attività di promozione della lettura quale
strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social
dell'amministrazione comunale durante il lockdown. Poi, nel 2021
è stata Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova e nel
2024 Taurianova.
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