La violenza di genere raccontata agli studenti: è stato questo il tema della "due giorni" di incontri al liceo Antonio Genovesi di Napoli: è stato l'Oratorio dei Nobili la cornice del convegno a cui l'Arma dei Carabinieri è stata rappresentata dal capitano Giovanni Spadoni (comandante della seconda Sezione del Nucleo Investigativo e referente per la violenza di genere del Comando Provinciale dei carabinieri di Napoli) e del tenente Maria Virgilio (comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Pozzuoli).
L'incontro, intitolato "La valigia di Caterina - la violenza di genere (Aspetti sociologici, psicologici e giuridici)", un vero e proprio focus sulla violenza di genere ma anche sul bullismo e il cyberbullismo, è partito dalla recente condanna all'ergastolo di Filippo Turetta, ritenuto autore dell'omicidio di Giulia Cecchettin, e a introdurre gli studenti in un percorso di consapevolezza è stato il dirigente scolastico professore Vittorio Delle Donne.
"Immaginate per un momento di poter vivere in un mondo dove ogni scelta che fate è solo vostra", ha detto il capitano Spadoni ai ragazzi dell'istituto, "scegliere cosa fare del vostro futuro, chi amare, come vestirvi, dove vivere sembra scontato, vero? Eppure, per tante persone, soprattutto ragazze e donne, non lo è. La violenza di genere è qualcosa che spezza questo diritto fondamentale: il diritto di scegliere. È una forma di controllo, di imposizione. Quando qualcuno vi dice cosa dovete fare, chi dovete essere o, peggio, vi fa sentire che non avete valore, sta violando qualcosa di sacro: la vostra libertà". L'ufficiale ha voluto anche sottolineare che "la violenza di genere non è solo fisica: non pensate solo ai lividi o alle ferite. Spesso è più sottile: parole che umiliano, messaggi che controllano, decisioni prese al posto vostro. È un problema che può nascere anche nella vostra generazione, tra i banchi di scuola, nei gruppi WhatsApp, nelle relazioni.
E allora, cosa potete fare voi? Moltissimo. Il rispetto nasce da piccole azioni quotidiane: ascoltare, non giudicare, non deridere chi è diverso. E soprattutto, imparare a riconoscere i segnali di una relazione tossica, per voi stessi e per gli altri".
“Voglio dirvi una cosa importante - ha poi detto il comandante Maria Virgilio - ognuno di voi ha diritto alla propria identità. Siate chi volete essere, senza paura di condizionamenti. Se vedete che qualcuno cerca di controllarvi o vi fa sentire meno di ciò che siete, parlatene. Noi carabinieri siamo qui anche per questo. La violenza non è un fatto privato. È un problema di tutti noi, e la soluzione inizia proprio da voi, da questa stanza. Non siate spettatori: scegliete il rispetto, per voi stessi e per gli altri. E ricordate: scegliere è potere".
Durante l’incontro, moderato dalla Prof.ssa Grazia Vangi, si sono succeduti gli interventi della Prof.ssa Raffaella Scaperrotta Letizia (Presidente Lions Club Napoli Megaride) e del Prof. Gennaro Mantile (Presidente Associazione "Mondo Scuola").
E ancora quelli della Dott.ssa Patrizia Palumbo (Presidente "Associazione Dream Team Donne in Rete" CAV), Dott.ssa Maria Di Vicino (Psicoterapeuta), Dott. Federico Mantile (Neuropsichiatra), Prof.ssa Delia Rocco (Socia del Lions Club Napoli Camaldoli "Terra Mia" e referente Circoscrizionale del service "La valigia di Caterina".
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