Avrebbe partecipato ad un raid
armato avvenuto a Lettere (Napoli) nel quale perse le vita un
maresciallo aiutante della Guardia di Finanza in congedo il
primo agosto di tre anni fa: per questo è stato raggiunto da
un'ordinanza di custodia cautelare. Il movente dell'omicidio,
stando alle risultanze delle indagini, sarebbe da ricondurre ad
un contenzioso tra la vittima e l'attuale indagato, con
quest'ultimo che si era visto negare il diritto di prelazione,
fatto invece valere dai fratelli della vittima, su un
appezzamento agricolo acquistato dall'arrestato.
Le indagini, avviate dopo il delitto avvenuto nel 2021, hanno
consentito di ricostruire la dinamica e il movente del delitto e
di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico
dell'indagato che, secondo gli inquirenti in qualità di
mandante, avrebbe pianificato, organizzato e commissionato
l'omicidio, avvalendosi della collaborazione di due complici ed
esecutori materiali del delitto.
Il primo agosto 2021 un commando armato, composto da due
persone, aveva teso un agguato in prossimità dell'abitazione
dell'ex maresciallo aiutante delle fiamme gialle, poco dopo che
questi era uscita dalla chiesa di Sant'Anna di Lettere, al
termine della celebrazione eucaristica, raggiungendolo con
numerosi colpi d'arma da fuoco.
Ad eseguire il provvedimento, al termine di una complessa
attività di indagine portata avanti dalla Procura di Torre
Annunziata, sono stati i carabinieri della compagnia di
Castellammare di Stabia: l'accusa per l'arrestato (del quale non
sono state rese note le generalità) è di omicidio premeditato.
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