La Polizia ha arrestato a Pignataro
Maggiore, nel Casertano, il 52enne Salvatore Orabona, esponente
di spicco del clan dei Casalesi, ricercato da tre mesi dopo
essere sfuggito all'arresto nel luglio scorso, quando la procura
generale della Corte d'appello di Napoli aveva emesso nei suoi
confronti un ordine di carcerazione per un tentato omicidio
avvenuto nel 2001, per il quale Orabona era stato condannato a 9
anni e quattro mesi con sentenza definitiva.
L'indagine che ha portato all'arresto da parte della Squadra
mobile di Caserta del 52enne è stata coordinata dalla Direzione
distrettuale antimafia di Napoli. Orabona, ritenuto ex capozona
del clan dei Casalesi nel comune casertano di Trentola Ducenta,
nel 2016 aveva iniziato a collaborare con la giustizia,
raccontando diversi delitti da lui stesso commessi e facendo i
nomi di altri affiliati al "clan dei Casalesi", poi però nel
2021 il programma di protezione gli è stato revocato per gravi
violazioni comportamentali.
Orabona divenne noto alle cronache a fine 2008, quando fu il
bersaglio di un agguato del boss stragista dei Casalesi Giuseppe
Setola, che con un commando di killer provò ad eliminarlo con
pistole e kalashnikov, mentre Orabona era in casa a Trentola
Ducenta con moglie e figlie. Il gruppo di fuoco si spostò poi
verso l'abitazione di Pietro Falcone, altro esponente del clan,
sparando all'impazzata e colpendo e ferendo una vicina di casa
di Falcone, estranea al clan.
Il doppio raid fu "ascoltato" in diretta grazie alle cimici
piazzate in una delle auto dagli inquirenti che erano sulle
tracce di Setola. "Li dobbiamo uccidere, hai capito? Una botta
in faccia", l'ordine del sanguinario boss, cui seguono risate,
spari, voci che intonavano canzoni neomelodiche, ed ancora
spari.
Salvatore Orabona si nascondeva in un casolare di campagna,
nei dintorni del comune di Pignataro Maggiore; con lui due cani
di grossa taglia, ma oggi non ha potuto far nulla quando ha
visto gli agenti della Polizia circondare il casolare; in quel
momento lui era poco distante, ha provato a fuggire ma è stato
bloccato e ammanettato.
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