Circa 15.000 spettatori hanno assistito allo show di Gianni Fiorellino venerdì sera allo Stadio Maradona di Napoli.
"Tutto in una notte" tra musica e cinema per proporre il meglio del suo repertorio, incluse alcune apprezzate esecuzioni inedite, e, allo stesso tempo, mostrare sul grande schermo per la prima volta il docu film "Aspettami stanotte" realizzato dal regista Luciano Filangieri.
Salutato al
termine della proiezione da un lungo applauso, il documentario è
riuscito a sintetizzare in circa 75 minuti, i tratti più
significativi del percorso umano e professionale del musicista
napoletano.
Su soggetto di Melania D'Agostino e con la sceneggiatura di Luca
Delgado, il film avrà, già nel prossimo luglio 2024, una
distribuzione internazionale sulle piattaforme di streaming
grazie ad un accordo già siglato con Amazon Prime Video e
Netflix Spagna.
Dal grande schermo al palcoscenico e alla musica, vibrante
dell'originalissimo "live hi-tech" in cui Gianni Fiorellino ha
presentato una selezione di circa 30 brani, dalle sue hit alle
canzoni più recenti. In scaletta, per citare qualche titolo, il
suo ultimo brano, "Che sì" e tante sue hit come "Malatia",
"Eterno Ammore", "So' schiavo 'e te", passando per il brano
scelto da Pippo Baudo per Sanremo fino all'omaggio a suo padre
(il rocker Fioravante Fiorellino) con "C'era una volta Peter
Pan" e al delicato e commosso ricordo della madre nella ballad
melodica "A mamma è semp'a mamma".
"Il concerto al Maradona - sottolinea il cantautore - è uno
spartiacque per la mia vita e per la mia carriera. Un approdo
meraviglioso che è un formidabile incitamento per una ripartenza
ancora più entusiasmante".
Un lungo applauso ha salutato l'ingresso in scena di Andrea
Sannino che si è unito a Gianni Fiorellino per eseguire, in
"prima esecuzione assoluta", il nuovo brano "Chiammame ammore"
(in uscita sabato 1 giugno distribuito da Altafonte). Un duetto
inedito ed una nuova produzione che avvia, per la prima volta,
una collaborazione tra i due cantautori napoletani. La serata al
Maradona si è conclusa allo scoccare della mezzanotte tra gli
scrocianti applausi di una Curva A gremita in ogni ordine di
posto.
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