"Nel carcere di Secondigliano non
si è verificata alcuna promiscuità dopo i trasferimenti di parte
delle detenute provenienti dal carcere femminile di Pozzuoli,
che siamo stati costretti a chiudere temporaneamente a causa
delle conseguenze dello sciame sismico". Ad assicurarlo è il
provveditore delle carceri della Campania che così ha voluto
replicare alle dichiarazioni rese dai sindacati di polizia
penitenziaria Sinappe, Uil Pa PP, Uspp, Fns-Cisl e Cnpp che
stamattina davanti al carcere di Poggioreale, a Napoli, hanno
manifestato per chiedere misure che evitino il collasso del
sistema penitenziario regionale.
All'Ansa il provveditore non ha negato le difficoltà in cui
versano le carceri della regione, sofferenti a causa del
sovraffollamento e dove l'età media del personale, purtroppo
carente, è tra le più alte del Paese.
"Per numero di detenuti - ha detto il provveditore - la Campania
è seconda solo alla Puglia mentre per quanto riguarda il
personale siamo costretti per varie ragioni (prepensionamenti,
permessi studio e per assenze di diversa natura) a fare a meno
di ben 590 unità delle 4070 presenti".
Per quanto riguarda la sicurezza, uno dei punti dolenti
toccati dai sindacati, Castellano ha spiegato che, come anche
per le altre problematiche, si sta lavorando alacremente:
"Abbiamo già introdotto i sistemi anti-drone ad Avellino, Napoli
Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere e Salerno e siamo in
procinto di installarli anche a Benevento, Carinola e Ariano
Irpino. Abbiamo anche già avviato il potenziamento dei sistemi
di controllo agli ingressi e lavoriamo in sinergia con le
procure per identificare e emarginare le mele marce".
Il provveditore non ha negato le difficoltà in cui versa il
carcere di Poggioreale, dove la popolazione carceraria supera di
oltre un migliaio di unità il tetto massimo della capienza".
"Ci auguriamo collaborazione con i sindacati", ha infine
auspicato Lucia Castellano, "solo così possiamo trovare
soluzioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA