La camorra è "molto, molto forte
nel mondo dell'imprenditoria e del terziario ed è molto, ma
molto evoluta, e non mi aspettavo così tanto, nel dark web.
Riesce a commettere reati attraverso transazioni di milioni di
euro, i bitcoin, i monero e fare traffici di droga".
Così Nicola Gratteri, procuratore di Napoli.
Ma, gli ha chiesto Giorgio
Zanchini, conduttore di Radio anch'io su Rai Radio 1, lo Stato
ha gli strumenti per combattere questa camorra così avanzata
tecnologicamente? "Potrei dire ni, pochi, si è iniziato adesso.
Io lo urlo da due anni. Quando con il professor Antonio Nicaso
ho scritto il libro 'Il Grifone' pensavamo di esagerare, di
immaginare cosa sarebbero state le mafie tra 5-6 anni, invece è
già attualità. C'è la Polizia postale che ha al suo interno una
struttura specializzata nel dark web, la Finanza si è
attrezzata, i Carabinieri stanno iniziando. Stiamo parlando di
specialisti di nicchia perchè ci vuole proprio un'attitudine.
Non è mettere un tizio in un posto o nell'altro. Deve essere un
hacker buono per poter essere arruolato in queste strutture
specializzate. E poi - ha aggiunto Gratteri - ci sono le
attrezzature che costano tantissimo, anche 5 milioni di euro.
Bisogna capire se ci sono soldi del Pnrr per dirottarli su
questo tipo di tecnologia che è molto sofisticata, in parte
prodotta all'estero. Gli israeliani sono molto avanti su questo
tipo di tecnologie".
Poi, secondo il procuratore di Napoli, "a un certo punto
diventa una decisione politica. Comunque le forze dell'ordine si
stanno attrezzando e anche a Napoli, all'interno del gruppo
'Reati economici' ho creato un gruppo di quattro magistrati
specializzati nel dark web".
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