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Marcia anticamorra ad Acerra. Vescovo, educare alla libertà

Marcia anticamorra ad Acerra. Vescovo, educare alla libertà

Quaranta anni dopo corteo ad Ottaviano, roccaforte di Cutolo

ACERRA (NAPOLI), 12 novembre 2022, 16:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Noi adulti abbiamo la responsabilità di non aver educato i ragazzi alla libertà''.

Lo ha detto il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, al termine di un corteo anticamorra organizzato dai ragazzi del liceo 'De Liguori', in occasione dell'anniversario della nascita del movimento studentesco che 40 anni fa sfociò in una marcia per le strade di Ottaviano, roccaforte dell'allora boss della Nco, Raffaele Cutolo.


    Alla manifestazione hanno preso parte oltre un migliaio di persone, tra studenti, politici ed esponenti delle istituzioni.
    Secondo il dirigente scolastico del liceo, Giovanni La Montagna, il grido di aiuto degli studenti di oggi ''è lanciato anche per evitare la fuga di cervelli. Questi ragazzi - ha spiegato - vogliono restare qui, dove stanno imparando, liberi da condizionamenti criminali''.
    Gli studenti hanno consegnato al vescovo Di Donna un appello rivolto a tutte le istituzioni ''a promuovere azioni concrete di tutela della legalità, tutelando i cittadini, ed in particolar modo i giovani che possono cambiare la storia di questo territorio, ricordando che l'indifferenza ferisce la nostra società al pari della criminalità stessa''. Il vescovo ha accolto l'appello e ha incitato i ragazzi a non fermarsi: ''Non è una singola manifestazione a cambiare le cose - ha detto - ma la perserveranza. Noi adulti abbiamo una responsabilità verso questi ragazzi, la colpa è di noi adulti se sono spesso disinteressati: vi chiediamo perdono perchè non vi abbiamo educato alla libertà''. Il vescovo ha anche consegnato ai ragazzi alcune raccomandazioni: ''Non vendete mai la vostra libertà - ha affermato - anche a costo di pagare un prezzo, ed educatevi alla legalità ed al rispetto delle leggi. Oggi la camorra non usa più solo le armi, ma indossa i colletti bianchi, ed è per questo che dovete studiare il fenomeno e le sue trasformazioni''.
    ''Sono fiero di voi - ha detto invece il sindaco Tito D'Errico - e posso assicurarvi che come Comune faremo tutto quanto in nostro potere per accompagnarvi nel vostro percorso. I nostri giovani hanno il diritto di studiare in libertà e di restare nelle proprie terre''.
   

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