Terre "che marginali non sono e neppure vogliono rassegnarsi ad esser considerate tali".
Così l'arcivescovo di Benevento, mons.
Felice Accrocca, ha definito
le "aree interne" italiane nel suo saluto ai vescovi di tali
realtà territoriali da lui riuniti oggi e domani presso il
Centro "La Pace" della città campana. All'incontro, cui ha
inviato una lettera anche il Papa, partecipano più di trenta
presuli provenienti da 12 regioni d'Italia. "Il nostro Convegno
- ha detto mons. Accrocca - è un incontro di natura prettamente
pastorale; esso segnala però anche un problema di natura
squisitamente politica, perché la maggioranza dei Comuni
italiani è costituita da realtà con popolazione al di sotto dei
5.000 abitanti, geograficamente collocati su tutto il territorio
nazionale, non solo nel centro-sud dello Stivale". "Il problema
dev'esser quindi assunto dal Governo centrale - ha proseguito -,
come aveva riconosciuto anche il governo tuttora in carica, che
nel passato Forum delle Aree interne, tenutosi in questo stesso
luogo nel mese di maggio, si è reso presente con i ministri
Giovannini e Carfagna: un problema che va affrontato non a forza
di slogan dal sapore elettorale, ma con progettualità e
intelligenza politica, merce - ahimè - sempre più rara". "Sono
sempre più convinto, come vado ripetendo ormai da tempo, che le
Aree interne, prima ancora che di sostegni economici, abbiano
bisogno di una seria progettualità a medio e lungo termine, e
cioè abbiano bisogno anzitutto - e torno al punctum dolens -
d'intelligenza politica".
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