Partire dalla memoria del patrimonio culturale per progettare il futuro delle città dell'area del Mediterraneo.
Questo l'obiettivo della due giorni che si svolgerà domani e mercoledì nell'auditorium degli scavi di Pompei, nel convegno internazionale sul tema "La Memoria del Futuro. Il valore della comunicazione nel dialogo culturale delle città del Mediterraneo", organizzato dall'Agenzia ANSA, con il suo notiziario specializzato ANSAmed.
Gli incontri metteranno a confronto i protagonisti delle scelte politiche nazionali e sovranazionali con esponenti dei media dell'area su tre temi: il dialogo e la cultura nel Mediterraneo; la cultura come valore economico e identitario delle città; il ruolo della comunicazione nell'informazione culturale nel Mare Nostrum.
"C'è una grande necessità - sottolinea l'amministratore delegato dell'ANSA Giuseppe Cerbone - di realizzare nuove politiche di dialogo tra Europa e sponda sud del Mediterraneo. Ma anche di ridurre il vuoto informativo relativo all'area, oggetto di attenzione dei media internazionali solo in occasione di conflitti o catastrofi. C'è invece bisogno di contribuire a migliorare l'immagine per sottolineare che il Mediterraneo può diventare una zona del mondo capace di creare prospettive concrete di sviluppo economico, turistico e, soprattutto, culturale".
Il Mediterraneo verrà osservato come mare multietnico che, oltre a registrare conflitti, ha vissuto e vive lunghe occasioni di convivenza culturale, che si sono sempre tramutati in reciproci arricchimenti di esperienze e di memorie. In questa prospettiva ANSAmed (il network Ansa per il Mediterraneo), che e' nata proprio a Napoli dieci anni fa, da tempo svolge un ruolo rilevante nello scambio di informazioni e comunicazioni culturali con i Paesi rivieraschi. "Dopo dieci anni di esperienza - spiega il direttore dell'ANSA, Luigi Contu - ANSAmed si è consolidata come piattaforma informativa capace di contribuire a creare una vera e propria cultura mediterranea, una piattaforma di dialogo tra le istituzioni governative e le associazioni che favoriscono la cooperazione culturale. Una pluridecennale esperienza nell'area cresciuta anche grazie a un network di informazioni che si avvale della collaborazione con i media più importanti dei 22 Paesi che insistono nell'area". "ANSAmed - aggiunge Cerbone - non è soltanto un'agenzia di stampa. E' un progetto culturale che coinvolge a pieno titolo il versante della formazione, del trasferimento di tecnologie e della creazione di eventi".
Nella due giorni di Pompei, il Mediterraneo verrà osservato come luogo centrale di scambi culturali che hanno come riferimento anche Napoli e la Campania. "Per questo abbiamo inserito - spiega l'assessore alla cultura della Regione Campania, Caterina Miraglia - l'evento nel programma del Forum Universale delle Culture. Ci concentreremo sul Mediterraneo, sulle sue radici condivise e che vanno coltivate senza lasciarsi bloccare dagli elementi di contrasto che pure esistono". Molti gli ospiti di spicco, a partire da Francesca Barracciu, sottosegretario al turismo e cultura. Attesi anche Riccardo Monti, Presidente dell'ICE, Luigi Nicolais, presidente del Cnr, e Paul Walton, direttore esecutivo della Fondazione Anna Lindh, che verranno accolti da Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania. Tra gli interventi anche quello di Khalid Chaouki, Presidente della Commissione Cultura dell'Assemblea Parlamentare Unione per il Mediterraneo.
"In un momento in cui le diverse sponde del Mediterraneo faticano a comprendersi - dice - è prioritario rilanciare momenti di dialogo e cooperazione tra le società e le istituzioni". Al confronto con il mondo della comunicazione prenderanno parte il direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, il direttore del Corriere del Mezzogiorno, Antonio Polito, e ospiti stranieri di spessore come Laure Sleiman Saab, direttore dell'Agenzia di stampa libanese NNA; Mohamed Sabreen, Direttore del quotidiano egiziano Al-Ahram; Abdelkrim Hizaoui, Riyadh El-Hassan, Presidente dell'AMAN (Alleanza delle Agenzie di Stampa del Mediterraneo).
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