I cittadini calabresi spenderanno
110 a testa per gli acquisti in saldo, con una crescita del 10%
rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge da una stima
elaborata dall'Ufficio Studio di Confcommercio in vista del 5
gennaio, data ufficiale prevista dalla Giunta regionale per
l'avvio dei saldi invernali che avranno una durata complessiva
di 60 giorni con termine il 6 marzo.
"Dopo un Natale incerto a livello di consumi, complice la crisi
energetica e la crescente inflazione - è detto in un comunicato
- per i saldi si avverte un timido ottimismo legato ad una
crescente fiducia verso i negozi di vicinato. Per quel che
riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano
oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i
capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre
rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e
prodotti di pelletteria. Per quel che riguarda la propensione
agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie
che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è
superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi.
Complice la crescente tensione economica, che per gli acquisti
di Natale ha indotto ad una maggiore propensione al risparmio, i
saldi continuano a rappresentare un'importante opportunità di
acquisto per l'ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e
qualità".
"Con riferimento al tasso di sconto applicato - riporta il
comunicato - si prevede che oltre il 70% delle imprese
applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30%
ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti
incideranno anche le vendite promozionali che molte attività
hanno effettuato durante il periodo natalizio"
"I saldi invernali 2023 - afferma il direttore di Confcommercio
Calabria, Maria Santagada - troveranno l'apprezzamento dai
consumatori, soprattutto per gli ottimi affari che si potranno
fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre
città. Abbigliamento, calzature, accessori saranno ora più che
mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito
aumenti come invece in altri settori che hanno risentito
dell'inflazione. Con queste premesse, il nostro ufficio studi ha
stimato una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più
utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo
possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori
ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi
orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e
all'innovazione. Come fatto anche nel periodo natalizio - ha
concluso la direttrice Santagada - invitiamo a comprare sotto
casa e a sostenere i nostri negozi di vicinato che costituiscono
la struttura portante della nostra economia, che mai come in
questo periodo dobbiamo sostenere per combattere la crisi".
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