Clima, guerre e lotta alla fame nel mondo sono alcuni degli argomenti trattati al meeting delle relazioni internazionali Food For Diplomacy a Monasterace.I relatori intervenuti hanno concordato sul fatto che in ambito ambientale le società devono sviluppare una coscienza costruita sulla conoscenza, l'educazione e l'informazione per cambiare mentalità e chiedere politiche piùà sostenibili.
"Con Cop28 dietro l'angolo - ha detto Giulia Gennari, funzionario dell'Accademia mondiale delle scienze Twas - la crisi climatica necessità di un'azione urgente e concreta con l'obiettivo di raggiungere risultati tangibili per l'adattamento e la mitigazione.
Tuttavia, una porzione di
studiosi evidenzia come una crescita economica globale del 3%
all'anno, come richiesto dall'obiettivo 8 dell'Agenda Onu, renda
empiricamente impossibile ottenere sia una riduzione in termini
di uso globale delle risorse naturali sia una rapida riduzione
di emissioni di Co2".
A una buona cultura dell'ambiente si contrappongono, però,
guerre, persecuzioni e azioni terroristiche. "La Siria è un
drammatico esempio di come la guerra annienti la popolazione -
ha detto Asmae Dachan, ambasciatrice di Pace - se consideriamo
che il 70% della popolazione ha meno di 30 anni e che il 90% ha
bisogno di assistenza umanitaria, ci rendiamo conto che è in
forse il futuro stesso di questo popolo, come di altri popoli in
situazioni simili". "Il conflitto in Ucraina attraverso la
militarizzazione del grano - ha aggiunto Marco Di Liddo,
direttore del Centro Studi Internazionali (Cesi) - ci insegna
quanto la costruzione di una adeguata cornice di sicurezza
alimentare sia fragile e di quanto, con il crescere delle
aspettative di benessere dei popoli nei Paesi in via di
sviluppo, aumenti il rischio del sorgere di guerre per l'acqua e
per il cibo anche peggiori di quelle per il petrolio". A Food
For Diplomacy si è parlato, ieri, anche del cibo come strumento
dello sviluppo del territorio con l'intervento, tra gli altri,
di Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locride, del
consigliere regionale Giacomo Pietro Crinò e Stefano Rocca,
presidente dell'azienda Frutti Tropicali Sibari moderati da
Roberto Vitale, presidente della Vitale Onlus.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA